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Azzolina firma da dirigente scolastico: ecco la sede assegnata

L’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato questa mattina, 25 agosto (giorno anche del suo compleanno) a Palermo, il contratto come Dirigente Scolastico.

La sede assegnata è quella di Siracusa e, in particolare, dell’Istituto Comprensivo Emanuele Giaracà.

Lucia Azzolina è la vincitrice del discusso concorso bandito nel 2017. Di quest’ultimo, il direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, ne ha ricostruito la storia: la procedura del concorso è stata considerata dai giudici del tutto regolare.

La storia

Dopo essere stata additata da più parti, soprattutto politiche, come favorita, per il suo ruolo prima di sottosegretario e poi di ministro dell’Istruzione, avevamo avuto già modo di scrivere che il concorso per dirigenti scolastici venne preannunciato nel 2016 e bandito negli ultimi mesi del 2017: quando cioè Lucia Azzolina non solo non era in Parlamento ma forse non era neppure ancora candidata alle elezioni politiche. Poi, quando ebbe inizio la procedura selettiva, l’esponente del M5s era approdata alla Camera, come membro della Commissione Cultura.

Ancora da “semplice” deputata, la ‘grillina’ partecipò alla prova scritta nel mese di ottobre 2018 e poi sostenne la prova orale nell’estate del 2019.
L’incarico di sottosegretario di Stato arrivò solo nel mese di settembre 2019, con il secondo Governo Conte, quindi successivamente all’ultima prova svolta. Ancora qualche mese dopo, ad inizio 2020, divenne ministra dell’Istruzione.

Vincitrice da subito

Dopo le valutazioni delle prove da parte della commissione, l’on. Azzolina vinse il concorso come dirigente scolastico (considerando che nel bando erano previsti 2.900 ammessi al corso di formazione). Nella graduatoria finale di merito, l’ex Ministra venne collocata al posto 2.543, senza poter essere immessa in ruolo già nel settembre 2019 quando vennero assunti circa 2mila neo-dirigenti.

Successivamente, nel 2020, a seguito di un emendamento di Italia Viva, i posti furono aumentati fino a 3.400, come peraltro spesso accade nei concorsi pubblici, a seguito dei posti resi liberi per i pensionamenti o per altri motivi, come le dimissioni volontarie, decessi ed altro. Ma Azzolina già figurava tra i vincitori, poiché abbondantemente sotto la soglia dei 2.900 posti previsti dal bando originario.

L’assunzione come dirigente scolastico

Arriviamo ad oggi: con le assunzioni dell’estate 2021, l’on. Lucia Azzolina è stata assegnata nella sua Sicilia, è nata nel 1982 a Siracusa, come riporta la lista delle assegnazioni regionali pubblicata anche dal sindacato Anp.

L’assunzione, di fatto, rimarrà “congelata”, nel senso che Lucia Azzolina continuerà a mantenere l’aspettativa per il ruolo di parlamentare.

Nel frattempo, la giustizia ha fatto il suo corso. Non solo le accuse nei confronti dei presunti favoritismi ricevuti dalla ministra sono clamorosamente cadute nel vuoto. Anche quelle della Lega, che ha anche più o meno apertamente parlato di possibile conflitto di interesse, si sono sciolte come neve al sole: rimane infatti da capire dove sia scritto che un deputato o un consigliere di ente locale non possa partecipare a selezioni concorsuali pubbliche.

Il concorso era regolare

Infine, è notizia di questi giorni, va rimarcato che ad oggi la procedura del concorso ds 2017 è stata considerata dei giudici del tutto regolare.

Già ad inizio anno avevamo assistito alla sentenza del Consiglio di Stato sul concorso per Dirigente Scolastico del 2017, che aveva di fatto ribaltato quanto si era deciso in precedenza dal TAR del Lazio con sentenza n. 8655/2019.

Poi, un mese fa, è giunto il pronunciamento sempre del Consiglio di Stato sulle ipotesi di violazione del principio del collegio perfetto, di malfunzionamento del software e di violazione dell’anonimato: per i giudici di Palazzo Spada, a Roma, non c’è stata alcuna violazione.

Il concorso a cui ha partecipato Lucia Azzolina è del tutto regolare: per l’ex Ministra, ora anche dirigente scolastica, è vittoria piena. Su tutti i fronti. Una rivincita non da poco, anche sui tanti “gufi” che chiedevano la sua rimozione dalla poltrona più importante del dicastero di Viale Trastevere.

Sara Adorno

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