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Azzolina: i banchi monoposto hanno protetto le scuole dal Covid, ringrazio il commissario Arcuri per il risultato eccezionale

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April 24, 2025

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La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina torna a difendere la scelta presa dal Governo in estate di spendere centinaia di milioni di euro per i famigerati nuovi banchi monoposto, al fine di riammodernare le scuole e garantire una distanza minima tra gli alunni, in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza dopo il lockdown: “se le ricerche ci dicono che nella scuola c’è stato solo il 2 per cento dei focolai (come rivelato ieri dall’Istituto Superiore di Sanità, ndr), forse è anche merito dei nuovi banchi, oltre che delle altre misure, che hanno permesso il distanziamento”, ha detto la titolare del dicastero dell’Istruzione parlando a Rai News 24.

Il ruolo positivo dei banchi

I 2.013.656 banchi e 435.118 sedute innovative (i cosiddetti “banchi a rotelle”), che tanto clamore hanno fatto durante la scorsa estate, secondo Azzolina hanno quindi avuto un ruolo positivo anche nel mantenere il distanziamento di almeno un metro tra gli alunni.

Ringrazio il commissario Arcuri per il lavoro fatto: ottenere 2,4 milioni di banchi in pochi mesi è un risultato eccezionale“, ha detto la ministra.

Molte consegne in ritardo

Ricordiamo, per completezza, che circa il 30 per cento di banchi monoposto sono stati consegnati nelle scuole con almeno due mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia imposta inizialmente dal commissario Domenico Arcuri (l’avvio del nuovo anno scolastico 2020/21): in alto numero, negli istituti superiori sono arrivati a destinazione quando gli studenti seguivano ormai le lezioni attraverso la didattica a distanza.

E ad oggi in alcuni istituti scolastici la consegna dei banchi, realizzati da oltre dieci aziende anche d’oltre confine, deve ancora essere completata.

Non pochi lettori, lavoratori della scuola, ci hanno infine scritto sostenendo che la qualità dei banchi (non in legno ma realizzati con materiali innovativi) non sarebbe eccezionale.