Politica scolastica

Azzolina, il programma: migliorerò la scuola senza stravolgerla. Subito concorsi, nuove graduatorie e contratto

Nessuna rivoluzione: si presenta così la neo ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, pochi minuti dopo il suo giuramento al Quirinale davanti il Capo dello Stato. “La scuola italiana funziona. Va migliorata, ma non stravolta”, scrive su Facebook la “grillina”.

Azzolina argomenta quindi il concetto: “La scuola ha bisogno di cura, di semplificazione, di rapidità nelle decisioni, di visione. E di concretezza: farò in modo che il Ministero torni ad essere un punto di riferimento operativo per le scuole”.

“La scuola è degli studenti”

Mette subito in chiaro che tutto l’operato, suo e del ministero, sarà finalizzato a migliorare il rapporto della scuola con gli studenti: per fare questo, promette di dare “supporto a chi tutti i giorni sta nelle segreterie, negli uffici di dirigenza, nelle classi e spesso deve correre dietro alla burocrazia, ai ricorsi, alle disfunzioni del sistema. Soprattutto metterò gli studenti al centro di ogni mia decisione. La scuola è per loro”.

La nuova ministra passa dunque ad elencare quello che l’aspetta: “il lavoro da fare è da subito molto impegnativo. In questi giorni di transizione l’attività al Ministero non si è mai interrotta, perché i dossier lasciati in sospeso erano molti. Alcuni davvero prioritari”.

Le priorità della ministra

Nella lista delle priorità della Azzolina vi sono, ovviamente, i concorsi ordinari e straordinari già previsti dai due suoi predecessori Fioramonti e Bussetti, con i decreti attuativi della legge salva precari da attuare il prima possibile: in particolare, nel 2020 vanno portati in porto i concorsi ordinari (primo e secondo ciclo), quello straordinario per la secondaria e quello di religione.

C’è poi da condurre la trattativa per il rinnovo contrattuale, anche se questa partita rimane legata a filo doppio con le volontà della Funzione pubblica, ma soprattutto con le disponibilità finanziarie del ministero dell’Economia e del Governo, perché senza ulteriori risorse si rischia di ritornare ad una fase di stallo.

Ci sono poi i corsi di specializzazione di sostegno, e da rivedere, in tempi strettissimi, l’esame di maturità e le linee guida dell’educazione civica da riportare a settembre in tutte le classi.

Infine, la nuova titolare ha detto di volersi impegnare sul fronte della formazione del personale, già prevista dall’ultima riforma del 2005 ma mai decollata, e sull’innovazione didattica. Come anche sull’edilizia scolastica e sulla sburocratizzazione azione delle pratiche amministrative.

I temi mancanti

Nessun cenno, però, è stato fatto su uno dei cavalli di battaglia che Azzolina ha portato avanti in veste di parlamentari: la riduzione del numero di alunni del per classe e, di conseguenza, la cancellazione delle classi pollaio, con l’introduzione del tetto, senza deroghe, di 22 alunni e di 20 in presenza di allievi disabili certificati.

Come non vengono trovati riferimenti all’allargamento del tempo pieno, in particolare nelle regioni meridionali e nelle grandi isole, sul quale per diverso tempo ha puntato tantissimo il Movimento 5 Stelle presentando anche appositi disegni di legge.

I dieci punti dettagliati

Questi sono i dieci punti su cui la neo ministra ha detto che si sta “già muovendo”.

➡ Concorsi per gli insegnanti. Lavoreremo subito ai bandi per la scuola dell’infanzia e primaria, per la secondaria (ordinario e straordinario), per i docenti di religione. Dobbiamo scriverne quattro. Ho già messo al lavoro la mia squadra, in raccordo con le strutture del Ministero.

➡ Scriveremo rapidamente i provvedimenti attuativi del decreto scuola. Primi fra tutti il nuovo regolamento per velocizzare la chiamata dei supplenti e quello per la ‘call’ che consentirà a chi vuole subito il ruolo e il contratto a tempo indeterminato di poter andare a insegnare volontariamente anche in un’altra regione diversa dalla propria.

➡ Avvieremo quanto prima il tavolo per il rinnovo del contratto: è urgente.

➡ Sostegno: deve partire velocemente il nuovo ciclo di formazione degli insegnanti specializzati. E dobbiamo attuare il decreto legislativo 66/17 sull’inclusione, che mette in campo strumenti nuovi e importantissimi per rispondere alle necessità dei ragazzi con disabilità, che però sono ancora scritti solo sulla carta. Anche qui chiederò rapidità a chi dovrà lavorarci.

➡ Esami di Stato del secondo grado, quelli che tutti chiamano Maturità: entro fine mese pubblicheremo le materie della seconda prova. Rispetteremo la scadenza. E poi lavoreremo all’ordinanza sugli Esami, un ‘manuale’ d’uso che va semplificato: oggi è un documento voluminoso e non sempre chiarissimo per le commissioni. Cominciamo da qui a costruire strumenti più agili. Forniremo anche una risposta ai dubbi che stanno emergendo sugli ultimi cambiamenti annunciati. Penso alla scomparsa delle ormai famose buste all’orale. Voglio che i ragazzi abbiano tutte le informazioni di cui hanno bisogno.

➡ Educazione civica: alle scuole serve chiarezza. Produrremo le necessarie Linee guida.

➡ Continueremo a lavorare per velocizzare la spesa in materia di edilizia scolastica. I fondi ci sono, vanno spesi presto e bene.

➡ Attiverò nei prossimi giorni un tavolo sull’innovazione didattica con dentro docenti e dirigenti esperti: partiremo dalle belle esperienze che già esistono nelle scuole e le porteremo a sistema.

➡ Tutto il personale dovrà essere valorizzato. Prioritario sarà il tema della formazione. Dei dirigenti, dei docenti, ma anche del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato.

➡ Ho dato disposizione di avviare subito i processi di sburocratizzazione per semplificare quelle pratiche che rendono difficile la vita quotidiana di dirigenti e segreterie scolastiche.

Alessandro Giuliani

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