Nel suo intervento al Senato la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha chiarito quanto dovrebbe essere scontato, perché non ci siano fraintendimenti: il rischio zero non esiste.
Le procedure anti contagio e anti Covid non possono garantire al 100% che un alunno non prenda o non trasmetta il virus, né che le scuole non richiudano. Queste saranno valutazioni delle Asl, che di volta in volta, analizzate le catene di contagio, prenderanno una decisione in merito alla chiusura o meno di una scuola o alla messa in quarantena di una classe.
La Ministra precisa che seppure le opinioni spesso siano divergenti, tutte le parti in causa si stanno muovendo al meglio e al massimo delle proprie forze, dai Dirigenti ai docenti, ai genitori, alle diverse associazioni ed enti territoriali, tutti fanno la propria parte.
I numeri
Quanto ai numeri, per la ripartenza sono stati stanziati 2,9 miliardi, ci spiega la titolare dell’Istruzione, aggiungendo: “Nessun altro Paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza. E se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d’accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti.”
La stagione dei tagli è finita davvero? L’Italia non sarà più ‘fanalino di coda’ delle classifiche internazionali? La Ministra Azzolina ne è convinta e torna sui numeri parlando dei famosi banchi monoposto. Un dibattito surreale, lo definisce la Ministra, ma i numeri sono molto reali.
Gli istituti hanno chiesto 2,4 milioni di banchi, dei quali 750 mila tradizionali, per la scuola Primaria, mentre 1,7 milioni andranno alle scuole secondarie. Uno su 4 dei banchi della secondaria sarà un banco innovativo.
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