In questi 13 mesi ho dato tutta me stessa, mettendo al centro di ogni pensiero sempre e solo gli studenti. È questo il senso del commiato della ministra uscente dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Non mi sono risparmiata
“Ho giurato – dice Azzolina su fb – come Ministra dell’Istruzione il 10 gennaio 2020. Poche settimane dopo la pandemia ci ha travolto e l’ordinaria amministrazione si è trasformata in gestione di un’emergenza senza precedenti. Ho dato tutta me stessa, senza mai risparmiarmi. Insieme al mio staff, all’amministrazione, centrale e periferica del MI, a tutti coloro che in questi mesi hanno dato un contributo. Ho messo, come ogni Ministro dovrebbe fare, studentesse e studenti al centro di ogni pensiero”.
La scuola ferita
“Sono stata accompagnata da una comunità scolastica ferita, ma che ha saputo reagire con grande dignità ad una stagione durissima – aggiunge – Voglio ringraziare tutti. Davvero tutte e tutti. Auguro buon lavoro al nuovo Ministro. La crisi di Governo ha dilatato i tempi e costretto a rinviare alcune scadenze, diventate a questo punto urgenti. Fra tutte, la questione degli Esami di Stato. Lascio sul tavolo una proposta che prevede continuità con la formula dello scorso anno, maturata dopo un fitto dialogo e un proficuo ascolto portati avanti in queste settimane con studenti, famiglie, docenti”.
La pandemia ha reso tutto difficile
Il suo mandato a viale Trastevere è stato contrassegnato dal Covid. “L’emergenza, che stiamo ancora fronteggiando, ha spazzato via le certezze e messo a nudo tutte le debolezze di un sistema che per anni è stato bistrattato, ma ha anche finalmente proiettato la scuola al centro delle priorità, con investimenti mai fatti prima. E del dibattito, che mi auguro possa essere più costruttivo e possibilmente lontano dall’arena politica”.
“Da oggi si volta pagina – conclude Azzolina – Avrò tempo e modo per raccontare a fondo l’esperienza di questi mesi. Torno in Parlamento a fare la mia parte con onore e disciplina, a testa alta e con la scuola nel cuore”.