Sulla questione della tassa del 15% sulle lezioni private impartite dai docenti ci siamo già soffermati in un apposito articolo.
Adesso va segnalato un intervento della deputata del M5S Lucia Azzolina nel corso della trasmissione “L’aria che tira” in onda su La7.
Al giornalista che le faceva notare che sarà un po’ difficile “convincere” i docenti a rilasciare la ricevuta e che gli stessi genitori non potendo scaricare la spesa non avranno alcun interesse a richiederla, l’onorevole Azzolina ha risposto più o meno testualmente: “Per gli insegnanti che danno lezioni private la tassa del 15% sarà un risparmio. Attualmente infatti, chi dà lezioni private paga molto di più del 15%: sono tanti i docenti che rilasciano fattura e quindi il risparmio ci sarà”.
Forse alla deputata pentastellata sfugge il fatto che molte indagini condotte in questi anni hanno evidenziato che il “mercato nero” delle lezioni private riguarderebbe il 90% del totale.
Peraltro va anche segnalato che la norma, contenuta nell’articolo 5 della legge di bilancio, riguarda solamente i “docenti titolari di cattedre” e non tutti coloro che impartiscono lezioni private: questo significa che negli altri casi la prestazione sarà soggetta alla normale tassazione che potrebbe qualche caso potrebbe essere persino superiore al 15%.
E così potrebbe verificarsi una situazione paradossale: chi lavora come precario in un call center e dà qualche lezione privata pagherebbe di più di un docente di ruolo con 30 anni di servizio.
Comunque per capire meglio quale sia l’entità effettiva dell’entrata prevista da questa misura bisogna attendere la pubblicazione della bozza delle legge di bilancio e soprattutto della relazione tecnica accompagnatoria.