Via libera dal Consiglio dei ministri al Decreto Scuola. All’interno del decreto non sono contenute novità di rilievo rispetto alla bozza divulgata la scorsa settimana.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha parlato in conferenza stampa: “La didattica a distanza non è più uno strumento opzionale, ci permetterà di concludere l’anno e di dare dignità a tutti gli insegnanti che la stanno portando avanti. Per questo li incito a dare di più. Chiedo scusa a tutti i precari ma non sarà possibile aggiornare le graduatorie di istituto. Non riusciamo a portare avanti un milione di moduli cartacei, ci riaggiorneremo il prossimo anno. Non si può parlare di sei politico. La valutazione ci sarà e sarà in base ai reali apprendimenti, chi dovrà recuperare potrà farlo dal primo settembre”.
Al centro, ovviamente le modalità di chiusura dell’anno scolastico in corso e gli esami di Stato. A proposito di questi ultimi, la ministra Azzolina è stata chiara: saranno tutti ammessi ma non tutti promossi. Decisiva sarà, infatti, anche la didattica a distanza che peserà sulla valutazione finale. Per i maturandi inoltre dirimente sarà il 18 maggio. Se entro quella data non si tornerà in classe, l’esame si svolgerà con la sola prova orale che potrebbe anche essere telematica se l’emergenza dovesse perdurare.
Se invece si potrà tornare a lezione, sarà confermata la prima prova di Italiano uguale per tutti e la seconda prova, che tuttavia sarà stabilita dalle commissioni interne e non dal Ministero.
Per gli esami di terza media sarà invece sufficiente un elaborato da presentare da parte degli alunni. E ancora, per i meno meritevoli si prospettano vacanze estive più corte con la ‘riesumazione’ dei corsi di recupero dal 1 settembre.
Infine, novità anche per concorsi e assunzioni: 4.500 docenti entreranno in ruolo da settembre per occupare i ruoli liberati da Quota 100, mentre i concorsi, straordinario e ordinario, sono confermati.
Validi resteranno anche i libri adottati quest’anno lo saranno anche per il prossimo. Fino a fine anno scolastico, inoltre, sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione avrà, per il periodo dello stato di emergenza (fino al 31 luglio, ndr). 7 giorni per dare i propri pareri mentre la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina potrà bandire i concorsi per la scuola; tuttavia lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego è sospeso per 60 giorni.
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