Il 30 dicembre scorso il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), la cui componente designata è scaduta il 31 dicembre, ha votato larghissima maggioranza un “documento di fine mandato”, indirizzato alla Ministra dell’Istruzione e a tutta la comunità scolastica, contenente alcune riflessioni sul presente e sul futuro della scuola.
“Anche a nostro parere – scrive il CSPI – la ripresa delle attività scolastiche in presenza deve essere una priorità assoluta evitando gli errori del passato e assicurando le massime condizioni di sicurezza a studenti e personale scolastico“.
Per la ripresa delle lezioni in presenza, il Consiglio ritiene necessaria l’attivazione, da parte dei soggetti competenti, le seguenti misure sanitarie e organizzative:
“Occorre – continua il CSPI – che la crisi sanitaria che stiamo attraversando diventi l’occasione per attribuire effettivamente centralità e priorità alla scuola“.
“A questo fine – conclude – sarà importante che le ingenti risorse del Next Generation EU siano investite in larga parte nel sistema scolastico con una visione strategica in grado di risolvere presenti e pregresse criticità“.
“Arretrare sulla scuola, significa rinunciare a un pezzo significativo del nostro avvenire. Per questo non lo faremo”. Così risponde Azzolina alla lettera dei componenti del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, sintetizzando gli obiettivi per i prossimi mesi.
“Stiamo lavorando scrupolosamente. Considerando sempre tutti gli aspetti e senza mai pensare alla scuola come un mondo isolato, ma strettamente connesso con il resto della società” scrive la Ministra. “Per questo il nostro Ministero lavora in sinergia con il Dicastero della Salute e quello dei Trasporti. Ci sono dei sacrifici da fare, nella scuola come nel resto del Paese, è inevitabile: il vaccino apre una strada di speranza, ma il virus non è ancora sconfitto“.
“Tutte queste azioni – continua Azzolina – muovono esattamente nella direzione di ciò che affermate nella vostra lettera: dare centralità e priorità alla scuola. Lo abbiamo fatto con le misure messe in campo in questi mesi. Ma anche con la legge di bilancio che, converrete, è finalmente un provvedimento che prevede investimenti per il nostro settore, non tagli o micro interventi, ma risorse vere. Lo faremo anche attraverso le risorse e i progetti connessi al Recovery fund su cui lavoreremo, in fase attuativa, con tutti gli attori coinvolti”.
E conclude: “Di recente abbiamo inaugurato un ciclo di incontri per riflettere su come migliorare il nostro sistema di educazione. Proseguiremo nei prossimi mesi con gli interventi di esperti nazionali e internazionali. Credo che da questa crisi potremo trarre la spinta per rendere la nostra scuola ancora più forte, consapevole del proprio ruolo, innovativa. Un percorso da fare tutti insieme“.
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