La scuola rimanga al centro dell’azione del governo Draghi, come lo era con quello di Conte; i banchi monoposto e a rotelle sono serviti per mantenere il distanziamento tra gli alunni per via del Covid, e comunque li usa tutta Europa; il nuovo ministro Patrizio Bianchi potrebbe seguire il nostro consiglio della maturità come quella del 2020 e raccontando l’esperienza del Covid. Sono le richieste e precisazioni dell’ex ministra Lucia Azzolina, a commento del discorso programmatico in Senato del presidente del Consiglio Mario Draghi.
Intervenendo a Radio Anch’io, l’ex titolare del MI ha dichiarato di “sperare davvero che la scuola sia priorità per questo governo come lo è stata per il governo precedente. Noi abbiamo investito 10 miliardi di euro nella scuola e spero non venga modificato il capitolo dedicato alla scuola del Recovery plan”.
“Io mi auguro che la scuola sia al centro e torni in presenza e una cosa più di tutte: che si smetta di usare la scuola per una zotica campagna elettorale come fatto nei mesi precedenti. Abbiamo visto tutti che cosa si è detto e non si è detto sui banchi a rotelle che sono anche nelle scuole dei gesuiti molto osannate in questi giorni. Basta usare i banchi a rotelle come clava, sono usati in tutta Europa”.
E ancora: “Tutti sbagliano, io comunque sono molto fiera del lavoro che ho fatto e torno sui banchi a rotelle. Vorrei ricordare che a giugno il Cts mi ha detto: se vuoi riaprire le scuole devi avere i banchi a un metro di distanza. La memoria storica in questo Paese è molto breve, ci sono stati dei momenti in cui nelle scuole si tagliavano i banchi a metà, i banchi a rotelle ora sono agli atti e staranno lì e finalmente lo Stato ha investito sugli arredi”.
“Il momento più difficile – ha detto nel fare un bilancio dei suoi 13 mesi al Ministero – è stato chiudere le scuole, questa emergenza nessuno mai l’aveva sperimentata prima. Quest’estate ho girato scuole e comunità scolastiche che mi hanno restituito molto affetto”.
A proposito della possibilità continuità tra il suo operato e quello del neo responsabile del dicastero di viale Trastevere, la grillina ha detto che “il neo ministro Bianchi ha detto che ha trovato un lavoro massiccio da parte mia sulla maturità”.
Ribadendo il concetto già espresso la mattina, Azzolina ha detto di avere letto che ora Bianchi “intende accogliere” la sua proposta: “quella di fare un esame analogo a quello dell’anno scorso, darebbe certezza e continuità ai ragazzi. Io avevo chiesto di farlo con un progetto in più, raccontare come hanno vissuto l’esperienza Covid, come li ha migliorati; mi piacerebbe ci fosse anche questa parte negli esami di stato”.
Infine, sulla spendibilità dei titoli di studio conseguiti presso gli istituti superiori di tipo tecnico, di cui già Mario Draghi ha parlato positivamente, Azzolina ha tenuto a sottolineare che “dagli istituti tecnici si trova lavoro con percentuali bulgare”.
“Se oggi fossi rimasta alla guida del ministero – ha detto ancora -, avrei continuato a lottare contro la dispersione scolastica e poi c’era l’operazione primo settembre, cioè il completamento della digitalizzazione di tutti gli atti scolastici”.
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