L’intervento della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina Rai News 24 pone l’accento ancora una volta sulle questioni calde: anche sul ritorno in classe rinviato all’11 gennaio per il 50% delle scuole secondarie di secondo grado, con la questione trasporti che rimane uno snodo cruciale.
La ministra ha dichiarato che non ci sono difficoltà legate ai trasporti, che ogni prefetto ha lavorato sul proprio territorio per progettare un piano che consentisse il ritorno in sicurezza.
Il problema, a suo dire, non sarebbe quindi relativo ai trasporti. E anche per questo non si può più rimandare il rientro in classe.
Ma cosa accade nei territori? Una delle Regioni che sembra essersi mossa meglio in questi ultimi giorni è il Lazio.
Mentre i genitori continuano ad essere scettici sull’organizzazione dei trasporti (specie nelle città più affollate), l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio Alessandri prospetta un piano operativo che consentirà di avere fino a 500 corse aggiuntive al giorno con 400.000 posti aggiuntivi al mese con orari scaglionati alle 8 e alle 10.
A Roma già programmata anche l’organizzazione per la ripresa dell’11 gennaio con controlli negli snodi principali del trasporto pubblico locale come i capolinea di bus e metro a rischio assembramento. Piano che sarà perfezionato da un’ordinanza del questore.
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