Il comunicato unitario dei sindacati e il post distensivo della ministra Azzolina fanno pensare che le relazioni sindacali fra le parti stanno riprendendo in modo tranquillo e sereno, ma forse la realtà è un po’ più complessa.
Intanto c’è un dato curioso: è vero che c’è un comunicato unitario, ma è altrettanto vero che Flc-Cgil e Uil-Scuola hanno deciso di esprimere anche un proprio punto di vista sulla vicenda.
E così accade che Uil Scuola si lamenta della breve durata dell’incontro e del poco tempo concesso ai sindacati.
Al contrario la Flc ammette che la Ministra ha ascoltato le richieste sindacali.
Insomma, cosa sia davvero accaduto nei 60 minuti dell’incontro è difficile saperlo.
Quello che è certo è che la riunione è iniziata ad un orario un po’ inusuale (alle 8 del mattino) e che Lucia Azzolina era accompagnata da più di una dozzina di funzionari e dirigenti dei diversi uffici ministeriali.
Di fatto, però, i problemi sul tappeto sono rimasti intatti, perchè tutto è stato rinviati a futuri e non meglio specificati tavoli di confronto.
Nè si comprende come potranno essere avviati alcuni tavoli per i quali non esistono neppure i presupposti per discutere.
Per esempio non è chiaro come si potrà parlare di contratto di lavoro dal momento che le risorse attualmente disponibili sono ancora ampiamente insufficienti, tanto che la Ministra Azzolina ha già fatto sapere che il problema potrà essere affrontato in sede di definizione della prossima legge di bilancio, e cioè fra almeno 9-10 mesi.
Si è parlato anche di concorsi ma resta il fatto che per avviarli ci vogliono i bandi di cui, per ora, non c’è ancora traccia.
Si è parlato anche di superamento del problema delle cattedre vacanti a inizio anno scolastico, ma anche in questo caso ci si dimentica che a settembre ci saranno comunque 30mila posti vacanti in più per i pensionamenti.
Azzolina ha anche accennato al tema dei percorsi abilitanti lasciando intendere che verrà affrontato con un disegno di legge; su questo le organizzazioni sindacali non hanno mai detto nulla, ma è bene sapere che un disegno di legge necessita di tempi lunghi per essere approvato (anche 6 mesi).
Insomma, la sensazione è che decisori politici e sindacati non si rendano ben conto del fatto che la situazione è davvero drammatica e che forse sarebbe il caso di concentrarsi su uno-due temi da affrontare subito e in modo serio, lasciando magari da parte tante altre questioni che pure appassionano il mondo della scuola ma che sono anche meno decisive.
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