Attualità

Azzolina sostiene Grillo e detta le priorità: ecologia, sostenibilità, giovani e donne

L’ancora Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina sui social fa appello all’unità dei 5S e indica le priorità del programma in accordo con quanto espresso da Beppe Grillo: È il momento di restare uniti. Il Movimento 5 stelle, stretto intorno al suo fondatore Beppe Grillo, si deve porre al servizio del Paese, partendo dai temi e dalle proposte. Transizione ecologica, sviluppo sostenibile, attenzione ai giovani, alle donne: sono priorità determinanti per un’agenda che guardi al futuro dell’Italia con coraggio e speranza.

Il programma di Governo di Bebbe Grillo, fondatore e garante dei 5 Stelle, insomma, già definito lungimirante da Luigi Di Maio, piace anche alla Ministra.

“Le fragole sono mature, le fragole sono mature,” conclude in calce alla sua visione di futuro, Beppe Grillo.

Il programma di Beppe Grillo

  1. Fondere in un MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA gli attuali ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico. Come hanno fatto Francia e Spagna, e altri Paesi. Nominare ministra/o un persona di alto profilo scientifico e di visioni

2. Dare la competenza della politica energetica al nuovo MINISTERO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA o almeno all’eventuale superstite Ministero dell’ambiente. Come è in Francia, Svizzera e altri paesi.

3. Creare anche in Italia, come in Germania, Francia e altri Paesi, un Consiglio superiore per lo sviluppo sostenibile con pochi membri, in numero dispari tra 5 e 9, composto di personalità di altissimo profilo scientifico, nominate dal presidente della Repubblica per un lungo mandato (5-10 anni). Una specie di “Corte suprema per lo sviluppo sostenibile”. Con valore consultivo, ma con grande autorevolezza e intensa comunicazione pubblica.

4. Creare un MINISTERO PER I GIOVANI per coordinare tutte le attività a loro favore. L’Italia ha in Europa i massimi livelli di disoccupazione, emigrazione e povertà giovanili.

5. L’Italia dovrebbe anche gemellarsi con l’iniziativa della Francia che si chiama One Planet Summit e che riunisce ogni anno a Parigi i maggiori attori pubblici e privati della finanza mondiale che si impegnano per finanziare la transizione ecologica. Proporre di fare il prossimo One Planet Summit a Roma, e i successivi in altre capitali europee, coinvolgendo così l’intera Europa.

6. “Esplicitare nell’articolo 2 e 9 della Costituzione i principi di responsabilità generazionale e ambientale” modificandoli in questo modo:

Art.2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale anche nei confronti delle generazioni future. Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile.

Art.9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr artt. 33, 34]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Riconosce e garantisce la tutela dell’ambiente come diritto fondamentale.

7. Ridurre alle “società benefit” e a quelle che lo diventino l’imposta sul reddito d’impresa dall’attuale 24% (ora uguale per tutte le imprese) 

– al 20% per grandi “società benefit, es. con più di 5 milioni di fatturato)

– al 15% per “PMI società benefit” 

Se grandi società come ENEL, ENI, Barilla, etc diventassero Benefit, sarebbe una rivoluzione. Es. Danone è una “società benefit”

8. Calendarizzando la riduzione con urgenza. Con ammortizzatori tecnici/fiscali/sociali per le categorie svantaggiate (es. agricoltori)

La Commissione europea ci dice: volete spendere i nostri 80 miliardi per ridurre l’impatto ambientale, ma state spendendo i vostri 20 miliardi con sovvenzioni che lo aumentano.

9. Se dopo 4 mesi dal compimento dei 18 anni un giovane non ha né lavoro né studio (NEET) offrirgli:

  • a) corsi di formazione
  • b) praticantati
  • c) denaro o buoni d’acquisto
  • d) finanziamento per start-up. Più favorevole se startup eco-sociale

10. Creare un FONDO PENSIONI COMPLEMENTARI PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA vincolato a:

– comprabile solo da abitanti italiani

– investe solo in aziende e fondi sostenibili

Versando in questo fondo gli anziani potrebbero fare

qualcosa di collettivo a favore delle generazioni dei loro figli e nipoti.

Fondo garantito da Cassa depositi e prestiti.

Carla Virzì

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