L’opposizione politica va all’attacco diretto della ministra Lucia Azzolina. Verso la responsabile del ministero dell’Istruzione. Nel corso della giornata è giunta la decisione dei senatori della Lega di depositare un’interrogazione parlamentare risposta scritta al presidente Conte per conoscere quale posizione intenda mantenere il Governo in merito a messaggi audio che stanno circolando su ciò che starebbe succedendo nella camera di consiglio della sesta sezione del Consiglio di Stato in merito ai ricorsi pendenti: stando ad alcuni articoli pubblicati dai quotidiani “Il Giornale” e “La Verità”, sembra che le sentenze potrebbero essere in qualche modo “pilotate”, con il Consiglio pronto a rigettare la decisione del TAR di annullamento del concorso.
La doppia accusa verso la ministra? La mancanza di collaborazione e l’essere caduta in un vero conflitto di interessi.
Ma nella stessa giornata sono giunte anche altre pesanti accuse verso la titolare del MI. Come quella della leader di Fdi Giorgia Meloni: intervistata dal Tg4, Meloni ha detto che “non puoi prendere un passante e farlo diventare ministro, perché ti ritrovi con problemi ancora più grandi di quelli che il destino ti costringe a fronteggiare. Abbiamo provato ad aiutare Azzolina che era evidentemente digiuna delle materie delle quali era stata chiamata a occuparsi, con proposte puntuali che sono state anch’esse rigettate”.
Meloni sostiene che i partità del centro-destra avrebbero cercato di fare ragionare Azzolina “sul fatto che più dei banchi a rotelle potevano servire i termo scanner e che sarebbe stato interessante utilizzare spazi esterni degli istituti scolastici o coinvolgere il privato. Mi ricordo che la Cei diede la disponibilità per l’utilizzo delle strutture del privato”.
Secondo la politica romana “bastava un po’ di intelligenza e buonsenso, così come per sopperire alla carenza di cattedre non serviva il concorsone, si potevano far scorrere le graduatorie visto che ci sono migliaia di persone che aspettano da anni di essere assunte. Abbiamo tentato di fare proposte che non sono state minimamente ricevute perché purtroppo questo governo ha insieme alla sua incapacità anche un problema di spocchia”.
“Oggi – ha concluso Meloni – si scarica tutto sulle regioni e non si risolvono i problemi. Leggevo questa mattina che in una delle regioni dove sono stati pensati gli orari scaglionati c’è il piccolo problema che l’unico mezzo di trasporto parte sempre alla stesa ora. Quindi l’autobus continua ad essere stipato di gente che poi sta lì a bighellonare due ore perché la scuola manco gli apre. Si figuri come stiamo improvvisando”.
Dichiarazioni simili sono giunte dai deputati di Fratelli d’Italia Carmela Ella Bucalo e Paola Frassinetti, rispettivamente responsabile scuola del dipartimento istruzione di Fdi e vicepresidente commissione Cultura.
“In questi mesi il ministro dell’Istruzione Azzolina avrebbe dovuto comprendere e farsi carico di quelle che erano le reali esigenze della popolazione scolastica in tempo di Covid. Ad oggi, invece, il responsabile per la scuola ha fatto veramente poco, se è vero che ancora mancano docenti e solamente il 22% di questi è stato utilizzato, così come gli Ata”.
Anche secondo Bucalo e Frassinetti, inoltre, “le Gps sono piene di errori, i banchi monoposto non sono arrivati in tutti gli istituti ed esistono ancora le classi pollaio. Per l’edilizia scolastica dopo 8 mesi di tira e molla, gli stanziamenti sono risultati insufficienti e non c’è traccia di coordinamento con gli enti locali”.
“Per non parlare dei docenti positivi o in quarantena che non avranno possibilità di partecipare al concorso. Altro che Istruzione, alla Azzolina – concludono le due parlamentari di FdI – dovrebbero dare il ministero alla Distruzione”.
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