Se sono state progettate delle Linee guida ministeriali sulla didattica a distanza integrata alla didattica in presenza è per fare in modo che nulla di quello che le scuole hanno fatto l’anno scorso vada perduto in termini di sforzi compiuti e di competenze acquisite. La didattica digitale integrata deve entrare a regime come patrimonio didattico-metodologico a supporto delle attività d’insegnamento-apprendimento.
“Faremo in modo che nulla di quanto faticosamente realizzato dai docenti italiani durante il periodo dell’emergenza possa andare perduto. Vogliamo valorizzarlo, farne una ricchezza, trasformare l’esperienza avuta in azione educativa oggetto di continuo approfondimento”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in Audizione al Senato nella seduta dell’8 settembre.
Ma la Ministra ci tiene a precisare: la DaD sarà un’integrazione, non una sostituzione.
“Sia chiara la sua funzione precipua di integrare e non già sostituire il percorso di apprendimento, quale ulteriore potente strumento metodologico e didattico.”
“Il Piano per la Didattica Integrata”, continua la Ministra, “dovrà essere deliberato, nelle secondarie di secondo grado, anche in previsione della possibile adozione, per l’anno scolastico appena iniziato, della didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre dall’infanzia alla secondaria di primo grado, il Piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti, qualora si rendesse necessario sospendere le attività didattiche in presenza, a seguito delle valutazioni delle competenti autorità sanitarie territoriali”.
Niente di nuovo rispetto alle Linee guida sulla DDI già diffuse, solo una conferma: le scuole secondarie dovranno attivarsi sin d’ora, con gli strumenti a disposizione, per alternare didattica a distanza e didattica in presenza; gli altri gradi di scuola solo nell’eventualità di un nuovo lockdown.
Ma in Conferenza stampa, oggi 9 settembre, la Ministra ha ulteriormente chiarito a partire dallo spunto di una domanda.
La didattica a distanza scatterà in automatico qualora un alunno venisse trovato postivio al Covid?
“No. Non è automatico che un docente vada in quarantena se un alunno va in quarantena, non c’è un automatismo. Se anche il docente dovesse andare in quarantena si farà la didattica a distanza.”
Sarà sempre la Asl a valutare, caso per caso, quale provvedimento sanitario sia il più adeguato in quel contesto e situazione.
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