“Ci siamo battuti per le lezioni in presenza senza sosta, perché il diritto allo studio è connesso alla cura e allo sviluppo della personalità umana,” così la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha ribadito il suo punto di vista sulla riapertura delle scuole, in occasione del ciclo di incontri del Ministero dell’Istruzione dal titolo “Ripensare l’educazione nel XXI secolo: incontri per riflettere, proporre, agire.” Un convegno cui hanno partecipato pedagogisti, professori universitari, medici, docenti, per mettere al centro dell’azione didattica l’alunno e i suoi bisogni, come riferiamo in un altro articolo.
La dichiarazione della Ministra: “Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra amata Costituzione. E non mi riferisco solo all’art.34 che prevede nello specifico il diritto allo studio per tutti nella sua obbligatorietà e gratuità per l’istruzione inferiore, ma anche agli articoli 2 e 3 dove il riconoscimento dell’uguaglianza e della libertà dei cittadini è strettamente legato alla cura e allo sviluppo della personalità umana di ciascuno“.
In tema di legge di bilancio la Ministra ha dichiarato l’impegno del Governo per l’inclusione scolastica: “Nella nuova legge di bilancio, abbiamo voluto introdurre una norma sulla formazione continua in servizio dedicata all’inclusione”.
E ha aggiunto: “L’impegno per garantire a tutti la piena integrazione nella scuola e nella società è segno di civiltà in un Paese. In tal senso, l’Italia può vantare una legislazione tra le più avanzate al mondo nel campo dell’inclusione scolastica. Ma l’attenzione e la sensibilità verso tali temi deve essere tenuta costante affinché possa sempre migliorare la qualità dell’inclusione scolastica, attuandosi concretamente in ogni parte del nostro Paese”.
E torna ancora una volta sui numeri, la Ministra, citando le ulteriori 25.000 unità di docenti specializzati nel sostegno (in organico dell’autonomia), chiesti e ottenuti grazie alla Legge di bilancio, spiega l’inquilina di Viale Trastevere. “I temi legati alla disabilità sono complessi ed è necessario conoscerli a fondo per operare efficacemente. Compito dei docenti non è individuare i sintomi, ma saper cogliere le manifestazioni delle varie forme di disabilità, per poter intervenire dal punto di vista pedagogico, progettando percorsi didattici, perché è a scuola che questi ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo.”
E sempre sui numeri della disabilità: “Siamo riusciti a stanziare ulteriori 30 milioni di euro per il prossimo triennio, che si aggiungono ai 30 già previsti (negli anni dal 2017 al 2020) per l’assegnazione di ausili e sussidi didattici (destinati ai disabili, ndr), da parte dei CTS, Centri Territoriali di Supporto, agli istituti e ai singoli alunni”.
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