“Babbo Natale non esiste“: queste le parole di un reverendo che in una scuola inglese ha praticamente rovinato la festa di Natale, facendo piangere gli alunni e infuriare i genitori. Lo riporta La Repubblica. Il giorno dopo il religioso si è scusato, ma la frittata ormai è stata fatta.
L’episodio è avvenuto in una scuola media inferiore di Lee-on-Solent, cittadina di 7 mila abitanti nell’Inghilterra meridionale. Il reverendo, pastore della locale chiesa anglicana, stava facendo una lezione sul Natale agli alunni di prima media, qui fra i 10 e gli 11 anni d’età.
“Siete abbastanza grandi per conoscere la verità”, ha detto a un certo punto agli scolari. “E la verità è che Babbo Natale non esiste. Se la notte del 24 dicembre lasciate sul davanzale della finestra dei biscotti per le renne, e la mattina dopo non li ritrovate, li hanno mangiati il vostro papà e la vostra mamma”.
Il sacerdote si è accorto subito di avere commesso un errore, perché alcuni dei bambini, o per meglio dire ragazzini, sono scoppiati a piangere. Insomma, nonostante non si trattasse di alunni piccolissimi, le parole del religioso sono state scioccanti.
La mattina seguente, i genitori degli alunni hanno inviato messaggi di protesta alla scuola: “E’ stata una cosa inscusabile, non sappiamo come rimediare”, ha scritto una madre. “Quando è tornato a casa da scuola, nostro figlio ci ha subissati di domande e siamo stati costretti a confessare”, si è lamentato un padre. “Dopo quello che è successo, non sarà facile restituire al Natale la sua magia”, ha commentato un altro genitore.
Il reverendo ha scritto una email di scuse alle famiglie: “Riconosco di avere commesso un errore di giudizio, mi dispiace per le conseguenze”. La scuola ha diffuso un comunicato per ribadire che ogni famiglia ha diritto di rappresentare il Natale ai figli come vuole. E un portavoce della diocesi ha dichiarato che il sacerdote “ha sbagliato” e che stanno lavorando con la scuola per cercare di rimediare.
Una cosa simile è accaduta l’anno scorso in Italia. Una docente di religione di una scuola primaria del fiorentino è finita sotto accusa per aver chiesto sarcasticamente ai propri alunni, di dieci anni, se credessero ancora a Babbo Natale. Per i genitori ciò ha causato un vero e proprio trauma nei bambini.
Il caso è arrivato anche ad esponenti politici: “Una scelta quantomeno inopportuna da parte del docente che ha sicuramente turbato i giovanissimi allievi”, hanno commentato i consiglieri regionali della Lega Elena Meini e Giovanni Galli.
Anche il vicepremier Matteo Salvini ha detto la sua: “Perché rubare un sogno e un sorriso ai bimbi, che attendono per mesi la notte più bella dell’anno? Perché??? Da papà, penso che questa maestra abbia commesso una vera sciocchezza”.
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