Secondo i dati raccolti dalle forze dell’ordine, pubblicati nel rapporto “Criminalità minorile e gang giovanili” realizzato dagli analisti della Direzione Centrale di Polizia criminale, è stato registrato un decremento del totale delle segnalazioni di minori denunciati o arrestati in Italia.
Che è una buona notizia che però si tinge di fosco se si esaminano i singoli reati, fra i quali spicca l’innalzamento delle percentuali di rapine e abusi sessuali commessi da minori di 17 anni.
Secondo quanto è rilevato dagli analisti “nel 2023 le segnalazioni totali di minori, denunciati e/o arrestati in Italia fanno registrano un decremento del 4,15%” rispetto all’anno prima.
Tuttavia, a fronte di un “aumento delle segnalazioni per rapina del 7,69%” , si riscontra un decremento dell’11,73% per i furti e del 6,11% per le estorsioni., mentre di contro al “lievissimo incremento dell’1,96% per le segnalazioni di minori per lesioni personali dell’1,96%”, diminuiscono i reati di “minaccia, rissa e percosse rispettivamente del 10,89%, del 16,41% e del 16,52%”.
Preoccupa invece la crescita di segnalazioni per violenza sessuale (più 8,25% rispetto al 2022) e si “accentua” la prevalenza di segnalazioni di minori stranieri rispetto all’andamento generale.
Il report riporta anche la mappatura delle gang giovanili, le cui caratteristiche confermano le analisi condotte in precedenza: numero inferiore alle 10 unità, prevalenza del genere maschile, fascia d’età 15-24 anni, consumazione di atti di bullismo, risse, percosse e lesioni, atti vandalici e disturbo della quiete pubblica.
A questo punto, come è prevedibile, il documento richiama la necessità di educare i ragazzi alla legalità attraverso un approccio mirato da parte delle forze di polizia e delle istituzioni ed il necessario coinvolgimento di tutti gli attori, in primis famiglia e scuola.
E infine viene precisato dal direttore del Servizio Analisi criminale: “L’importanza dell’ascolto dei minori in tutti gli ambienti di vita a proposito delle questioni che li riguardano, creando spazi per l’espressione delle loro opinioni, da valorizzare nei processi decisionali”.
E a conclusione, si specifica: “nonostante i dati statistici relativi alla criminalità minorile e il monitoraggio sulle gang giovanili nell’ultimo biennio non segnalino un incremento, è necessaria una costante opera di sensibilizzazione da parte di tutte le forze di polizia e della società civile per tenere alta l’attenzione su un tema tanto sensibile”.
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