Per giorni una gang di almeno 9 ragazzini, tutti minorenni, ha seminato il panico tra gli adolescenti dell’isola d’Ischia compiendo non solo atti di bullismo ma quella che è stata definita “vera e propria violenza ingiustificata”, per giunta utilizzando “armi improprie come catene e caschi”.
A porre fine alle azioni violente sono stati gli agenti del Commissariato dell’isola che hanno identificato e denunciato nove minorenni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Le indagini, scattate dopo una serie di episodi verificatisi a partire da sabato scorso, hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda che sceglieva le proprie vittime in base a caratteristiche fisiche e/o caratteriali nella convinzione che non avrebbero osato reagire a provocazioni e violenze. In alcuni case episodi di intimidazione compiuti per strada erano stati protratti anche nelle scuole frequentate dalle vittime.
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A Milano invece due studenti sono stati arrestati per spacciano marijuana fuori scuola.
Si tratta di un 19enne di origine albanese e un 17enne italiano. I due sono stati arrestati a Milano per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’operazione è giunta al culmine di un’indagine condotta dagli agenti che hanno sgominato un giro di droga che aveva luogo all’esterno di una scuola superiore del capoluogo lombardo.
Dopo aver individuato e bloccato il 17enne, gli agenti lo hanno sottoposto a perquisizione domiciliare, scoprendo e sequestrando 11 involucri contenente marijuana pronti alla vendita, 85 euro in contanti proventi dello spaccio e 13 spinelli già confezionati. Messo alle strette, il giovane ha riferito che la droga gli era stata consegnata da uno studente di quell’istituto che, lo scorso ottobre, gli aveva proposto di fare da tramite. A casa di quest’ultimo, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato altri due involucri contenente marijuana nascosti in una scatolina che il giovane teneva in una tasca del giubbotto.
Entrambi sono stati arrestati, mentre un altro ragazzo italiano di 16 anni è indagato per lo stesso reato.