“E’ un’offesa gravissima, che le istituzioni tentano di fare, al diritto sacrosanto, al diritto naturale dei genitori di offrire ai propri figli la visione culturale – una visione antropologica e valoriale – in cui loro credano e che sia la migliore per sè e per i propri figli”.
“Questo diritto non può essere assolutamente scavalcato da alcuna autorità! Quindi questi tentativi di immettere, in modo quasi nascosto, questo tipo di visione che nasce dal genere, sotto la scusa di fare educazione affettiva o educazione sessuale, è un grave errore e non soltanto: è una grave violenza autoritaria rispetto ai genitori. I genitori devono essere non solamente informati su un progetto o su una intenzione delle autorità dello Stato o scolastiche che siano, ma devono dare – i genitori – l’autorizzazione esplicita e concorde perché queste cose vengano rappresentate ai propri figli”.
“Il ‘pensiero unico’ che ruota attorno alla cosiddetta teoria del genere è ormai una dittatura, che si vuole imporre dall’Occidente a tutte le altre parti del mondo”.
“Ma l’Occidente e in particolare l’Europa non sono più assolutamente il centro del mondo, quindi, l’arroganza della cultura europea dovrebbe fare i conti con questa realtà. Purtroppo, gli organismi internazionali, pur essendo rappresentativi di tutti i Paesi del mondo, ragionano con una cultura, con una antropologia sostanzialmente occidentalista, che ormai ruota attorno alla cosiddetta teoria del genere, che si sta diffondendo in vari Paesi d’Europa”.
Quanto ai testi diffusi sui banchi di scuola, per l’arcivescovo di Genova “è un’offesa gravissima che le istituzioni tentano di fare al sacrosanto diritto naturale dei genitori di offrire ai propri figli la visione culturale e valoriale che loro credono sia la migliore per sé e per i propri figli. Questo diritto non può essere assolutamente scavalcato da alcuna autorità. Quindi questi tentativi di immettere tale visione che nasce dal genere, sotto la scusa di fare educazione sessuale, è un grave errore ed è una grave violenza autoritaria rispetto ai genitori”.
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