“La scuola è un tassello decisivo nella costruzione della città dell’uomo: una condizione necessaria per aprirsi alla realtà così com’è e non come spesso viene rappresentata in modo virtuale”.
Rilanciando le parole del Papa, per cui “l’educazione non può essere neutra: arricchisce la persona o la impoverisce, la fa crescere o la deprime e persino può corromperla”, il presidente della Cei sottolinea che “la presenza diffusa in Italia della scuola cattolica, se giustamente riconosciuta e sostenuta, è una garanzia di quanto il Papa afferma e auspica”.
Tornando alla tematica dei giovani, spesso “presi” dal mondo virtuale, Bagnasco osserva poi che “un frutto di tale mistificazione è la piaga del gioco d’azzardo, che in termini di risorse consuma molto di più di quanto porti alle casso dello Stato, basti pensare alla disintossicazione da questa dipendenza e senza contare il danno che deriva da una concezione della vita e dei rapporti sociali in termine di scommessa anziché di quotidiano e onesto lavoro. I giovani sono costantemente ingannati e questo è un crimine”.
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