“Bisogna insistere perchè lo Stato decida nella programmazione, di dare le risorse giuste alle scuole paritarie, riconoscendo nei fatti quello che ha già riconosciuto come principio, cioè che le scuole paritarie cattoliche e non fanno parte del sistema scolastico italiano: sono scuole pubbliche e non private”.
“Se non viene finanziata la scuola paritaria, cattolica o meno – ha spiegato – ci va soltanto chi può permettersi la retta, anche se per una parte degli alunni è totalmente gratuita”. Secondo il presidente della Cei in questo modo viene negata alle famiglie la possibilità di scegliere l’istituto scolastico.
Sono 740 mila le scuole cattoliche, meno del 10%, ha aggiunto ancora il cardinale, mentre raggiungono il numero di 7,7 mln gli alunni che frequentano la scuola statale, “eppure come è stato più volte dimostrato le scuole paritarie consentono allo Stato di risparmiare 5,5 miliardi di euro l’anno poichè lo Stato versa loro meno di 500 mln di euro, mentre i costi che dovrebbe sostenere se tutti quegli alunni frequentassero le scuole statali sarebbe di almeno 6 miliardi. I contributi versati in varie modi alle scuole paritarie sono quindi un investimento e non un privilegio confessionale e comunque sono insufficienti dopo che ogni anno alcune decine di scuole cattoliche sono costrette a chiudere”.