Inibire l’attività motoria dei bambini affetti da disturbo da deficit d’attenzione ed iperattività (ADHD) potrebbe essere controproducente, a casa come a scuola. Secondo un recente studio condotto presso l’Università della Florida, infatti, i bambini che presentano questo disturbo comportamentale hanno bisogno di muoversi molto per poter affrontare esercizi che mettono alla prova le loro capacità di memorizzazione, quali risolvere quesiti matematici e seguire istruzioni a più step. Lo studio ha coinvolto un campione di 23 ragazzini tra gli 8 e i 12 anni, di cui 12 affetti da ADHD, ai quali sono stati applicati dei dispositivi denominati “actigrafi” ad entrambe le caviglie e al polso della mano non dominante. Grazie a questi strumenti, che registrano la frequenza e l’intensità dei movimenti, i ricercatori hanno rilevato che tutti i soggetti, compresi quelli affetti da ADHD, erano in grado di mantenere l’attenzione senza muoversi eccessivamente durante attività quali la visione di un film o disegno al computer. Al contrario, quando veniva loro richiesto di ricordare e manipolare lettere, numeri e forme geometriche generati dal computer, i bambini con ADHD diventavano significativamente più attivi dei loro coetanei, muovendo mani e piedi e girando su se stessi. I ricercatori hanno potuto così dedurre che i bambini affetti da ADHD utilizzano l’attività motoria per mantenere la concentrazione durante gli esercizi più difficili. Questa scoperta fornisce a genitori e insegnanti la chiave per favorire l’apprendimento di questi bambini, ad esempio fornendo loro istruzioni scritte e semplificate oppure utilizzando cartelloni con una elenco dei vari passaggi che consenta di svolgere gli esercizi senza sovraccaricare la memoria.
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