È una percentuale notevole quella dei bambini plusdotati, si tratta infatti del 5% della popolazione scolastica italiana, equivalente ad almeno un bambino per classe. Se i dati confermano la presenza di alunni con alto potenziale, è vero che in Italia il fenomeno della plusdotazione è ancora scarsamente conosciuto o spesso misconosciuto sulla base di falsi miti, quali il pregiudizio che possedere un alto potenziale cognitivo comporti una garanzia di successo nella vita. Per parlarne e suscitare consapevolezza il prossimo 29 aprile sarà possibile seguire gratuitamente la videoconferenza.
Alla scoperta dell’alto potenziale, in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Mensa Italia alle ore 18.30. Parteciperanno Maria Assunta Zanetti, professore associato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione nel corso di laurea in Psicologia dell’Università di Pavia e direttrice del Laboratorio di ricerca e sviluppo del potenziale, talento e plusdotazione (LabTalento) e Elisa Tamburnotti, psicologa, professore a contratto e borsista di ricerca per l’Università di Pavia, che per il LabTalento, si occupa dei laboratori STIMA (6 ai 13 anni), dei percorsi di parent training e della formazione docenti.
La plusdotazione è un fenomeno che si caratterizza sia come punto di forza che come punto di debolezza, e il soggetto plusdotato svilupperà il suo potenziale se e solo se viene precocemente identificato e il suo percorso scolastico e formativo supportato, dicono gli organizzatori di Mensa Italia.
Il Mensa fu fondato in Inghilterra nel 1946 per creare una società non politica e libera da ogni distinzione razziale o religiosa. Mensa significa “tavolo” in latino, e l’organizzazione è stata così chiamata perché il Mensa è una società a tavola rotonda dove etnia, colore, credo, origine nazionale, età, politica, background educativo e sociale sono tutti completamente irrilevanti. L’unica qualifica rilevante per l’adesione è il punteggio entro il 2% superiore della popolazione generale in un test di intelligenza approvato. Oggi, ci sono circa 145.000 mensani in 100 paesi in tutto il mondo; la sezione italiana fu fondata nel 1983 e conta oggi oltre 1800 membri. Per saperne di più si può consultare il sito HOME – Mensa Italia – The High I.Q. Society.
Il sistema scolastico italiano non prevede ad oggi percorsi differenziati per gli studenti plusdotati, come invece avviene in altri paesi europei, seppure a livello normativo vi sia attenzione sul riconoscimento di ogni singola specificità a favore della promozione delle potenzialità personali dando alla scuola la possibilità di dedicare a questi studenti le attenzioni necessarie. Diversi i documenti normativi che se se ne sono occupati negli anni. Già nel 2012 il Miur aveva definito corretta la prassi di quelle scuole che, in seguito alla pubblicazione della Direttiva del 27/12/2012, hanno considerato gli alunni con un alto potenziale intellettivo nell’ambito dei Bisogni Educativi Speciali.
La legge L.107 nel 2015 aveva fornito un nuovo impulso agli strumenti di flessibilità, come già previsto dal DPR 275/99, ribadendo al comma 9 che: “il dirigente scolastico, di concerto con gli organi collegiali, può individuare percorsi formativi e iniziative diretti all’orientamento e a garantire un maggiore coinvolgimento degli studenti nonché la valorizzazione del merito scolastico e dei talenti.” È possibile avvalersi di finanziamenti esterni prevedendo l’attivazione di percorsi formativi, iniziative di valorizzazione dei talenti attraverso metodologie laboratoriali, una didattica flessibile, secondo la Nota Miur 11.12.2015. Un’altra nota Miur, la n. 562 del 3 aprile 2019, dedica un paragrafo agli alunni plusdotati, introducendo la possibilità di adottare metodologie didattiche specifiche in un’ottica inclusiva, sia a livello individuale che di classe, valutando l’eventuale efficacia di un percorso di personalizzazione formalizzato in un Piano Didattico Personalizzato.
Nella pratica quotidiana l’insegnamento può avvalersi di due strategie didattiche e pedagogiche riconosciute efficaci, l’arricchimento, cioè l’estensione e l’incremento del programma, con approfondimenti o attività sull’ argomento svolto in classe, ma organizzate con modalità più complesse, oppure effettuando il salto classe. Questo è possibile in Italia solo per un anno, va valutata caso per caso tenendo conto delle molteplici variabili che lo possono suggerire o sconsigliare.
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