La notizia la dà Versiliatoday.it, spiegando che la decisione è dovuta al fatto “che sul territorio regionale contribuisce alla realizzazione di una formazione di qualità. Basti dire che in Toscana gli istituti scolastici non statali cattolici sono 338 e contano quasi 34mila alunni, circa 18mila nelle scuole dell’infanzia, ben il 19% del totale, e 9.500 nella scuola primaria”.
“Per quanto riguarda la secondaria di primo grado e di secondo grado, invece, sono circa 2.000 allievi per ordine, il 2% del totale sulla scuola media e l’1% sulla scuola superiore. Infine, quasi 3.400 le persone impiegate, tra docenti e personale tecnico”.
La Banca precisa inoltre che “Il sistema paritario in Toscana, come nel resto del Paese, concorre in modo consistente alla qualità dell’attività educativa, al compimento di un reale pluralismo e al raggiungimento della piena soddisfazione della domanda di servizi educativi e scolastici per le famiglie”.
“Ecco perché abbiamo voluto confermare il nostro ruolo, la nostra vocazione, di banca del territorio, ponendoci a sostegno della Federazione e proseguendo così nella volontà di supportare tutte quelle iniziative che hanno una ricaduta diretta e positiva sui cittadini, a partire dai più giovani e dalle loro famiglie. Così nello sport, nella cultura, nell’aiuto alle imprese e nell’istruzione”.
“Da un lato testimonia la volontà dell’istituto bancario di investire sulla formazione e l’istruzione, e quindi sul futuro del nostro Paese, che sono i giovani; dall’altro, rappresenta un aiuto concreto ancora più importante in una fase storica come quella attuale, in cui l’incertezza e il ritardo con il quale gli enti locali e lo Stato, anche per effetto della crisi, non sempre riescono a garantire una puntuale contribuzione al sistema educativo paritario. L’accordo che abbiamo firmato consente alle Scuole Paritarie un aiuto davvero importante attraverso strumenti efficaci, volti a garantire la piena funzionalità delle nostre Scuole”.