È online la banca dati del ministero dell’Università che contiene 3500 quesiti del test di Medicina con i quali gli studenti potranno esercitarsi da qui al 28 maggio, data della prova nazionale. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Oltre ai quesiti gli studenti potranno compiere veri e propri mini-test con batterie di dieci domande interattive, un po’ come avviene per i test della patente. Fra le domande più curiose, come sempre, quelle di cultura generale e comprensione del testo. Si va da un articolo su Sandra Milo, dove fra le risposte (sbagliate) c’è: “Sandra Milo ebbe una vita “tutta curve”, come una vera rock star” al grande ritorno della “zapoteca“, misteriosa parola già comparsa nel test del 2021. Qui sotto il quesito:
In quattro dei seguenti termini il suffisso “-teca“ ha lo stesso significato. Individuare il termine rimanente.
A) Zapoteca
B) Emeroteca
C) Pinacoteca
D) Biblioteca
E) Fonoteca
La risposta esatta è, appunto, zapoteca. Ma che cos’è una zapoteca?
Non è una cosa, ma è la declinazione al femminile dell’aggettivo zapoteco – così recita la Treccani – che vuol dire “appartenente a una popolazione indigena, antica e moderna, del Messico centro-meridionale, stanziata nell’attuale stato di Oaxaca: le tribù z.; l’arte, la cultura z.; la ceramica z. precolombiana; la lingua z., i dialetti z. (e assol., come s. m., lo zapoteco).
A commentare questi quesiti è stato il giornalista e conduttore Massimo Gramellini: “Perché a un futuro chirurgo di Bergamo o Catanzaro dovrebbe essere utile conoscere il significato di zapoteca, a meno che non intenda partecipare a un telequiz?. Me lo chiedevo tre anni fa e torno a chiedermelo oggi, dopo che la parola galeotta è tornata a galla nelle esercitazioni per il prossimo test pubblicate sul sito del ministero. Allora obbedii al riflesso condizionato di prendere in giro una scelta tanto eccentrica, invitando gli autori dei quiz a sottoporsi, a loro volta, a un test. Ma tre anni sono un tempo sufficiente per cambiare idea o almeno punto di vista”.
“Uno può diventare un genio della medicina ignorando felicemente quella diversità. Ma, se riesce a coglierla, significa che è capace di allargare la sua testa. E ogni giorno impariamo sulla nostra pelle quanto sia importante che un medico, oltre a conoscere il pezzetto di corpo di cui è specialista, sia in grado di vedere il paziente come essere umano completo. Quindi mi correggo: a un futuro chirurgo di Bergamo o Catanzaro sapere perché zapoteca e biblioteca non appartengono alla stessa famiglia di parole potrebbe essere utile, e di conseguenza anche a noi”, questo il suo pensiero.
Il 28 maggio – e nella seconda prova del 30 luglio – verranno scelti 60 quesiti (quattro di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, cinque di ragionamento logico e problemi, 23 di biologia, 15 di chimica e 13 di fisica e matematica). Il tempo a disposizione è di 100 minuti e i punti in palio per gli aspiranti medici sono 90: ciascuna risposta esatta varrà 1,5 punti; – 0,4 punti quelle errate e zero le omesse. Per essere ammessi in graduatoria, che verrà pubblicata il 10 settembre, bisognerà aver conseguito almeno 20 punti.
Recentemente il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato praticamente all’unanimità il testo base per la riforma dell’accesso alla facoltà universitaria che aprirà le porte a tutti gli aspiranti medici al primo semestre, vincolando l’iscrizione al secondo al superamento di tutti gli esami richiesti per raggiungere un numero di crediti formativi che il ministero dell’Università e della Ricerca, assieme alla media dei voti, dovrà stabilire. La proposta è in discussione in Parlamento.
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