Più di qualcuno vorrebbe sapere che fine faranno i banchi biposto che stanno per essere sostituiti da quelli ad un solo posto per favorire il distanziamento di almeno un metro tra gli alunni. Secondo il presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e Lazio Mario Rusconi, “ci sono istituti che stanno accatastando i vecchi banchi all’aperto, che alla prima pioggia si infradiceranno. Noi abbiamo chiesto al Comune di Roma di poterli donare ad associazioni benefiche”.
I rischi dell’accatastamento
Parlando in audizione in commissione regionale Scuola, Rusconi ha detto che “altrimenti i banchi vanno stoccati in un grande magazzino. Ma se rimangono fuori per giorni è un danno per la comunità. Alcune di questi arredi sono stati poi messi in condizioni di rischio”.
“Molti banchi – ha aggiunto il leader Anp Lazio – sono accatastati vicino alle centrali termoidrauliche, dove passano i tubi del gas. Io parlo di Roma. Bisognerebbe sollecitare le varie competenze perché intervengano. La nostra paura è che resti tutto accatastato col rischio di un carico di fuoco o della distruzione del materiale. In gran parte sono cose nuove, hanno uno o due anni, non si può accettare uno spreco così”.
Non li distruggeremo
Sui banchi ‘biposto’ comprati di recente è intervenuta Michela Corsi dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio: “Sono stati fatti accordi con il ministero della Difesa per conservare nelle caserme i banchi dismessi – ha detto – Saranno riutilizzati? Alcuni, mi diceva la vicesindaca della Città metropolitana Maria Teresa Zotta, sono stati comprati l’anno scorso, non possono certo andare distrutti. Andranno riposizionati per poi eventualmente riutilizzarli quando si potrà. E’ una organizzazione complessa”, ha concluso Corsi.