Sulla vicenda dei “banchi a rotelle” inviati al macero dal Liceo Benedetti-Tommaseo di Venezia emergono nuovi particolari.
In queste ore la nostra testata è entrata in possesso di un verbale di collaudo datato 14 aprile 2021 firmato dalla dirigente scolastica della scuola veneziana, verbale che, verosimilmente, riguarda appunto le “40 sedute innovative” di cui si parla.
In realtà l’ordine dei banchi era stato fatto ad agosto dalla dirigente precedente, Concetta Franco, che a settembre andò in pensione.
A novembre gli arredi vennero consegnati dall’azienda incaricata della fornitura.
Ad aprile, la nuova dirigente Stefania Nociti firmava il verbale di collaudo dei 40 banchi inviandolo alla Struttura commissariale per l’emergenza Covid affinché si potesse provvedere alla liquidazione della spesa.
Per parte sua la dirigente del liceo spiega che suo tempo la scuola aveva richiesto la fornitura di 60 sedie con la ribaltina e 320 banchi tradizionali, arredi che però che non sono mai stati consegnati.
A novembre – sostiene ancora la ds – vennero invece consegnati 40 banchi a rotelle “privi di imballaggio, di documenti di accompagnamento e di scheda tecnica”.
Diversa la versione della ex ds Concetta Franco che parla invece di un ordine per 40 sedute innovative da lei firmato proprio nell’estate del 2020.
Il materiale – spiega comunque la dirigente Nociti – è rimasto di fatto inutilizzato perché non adatto e poi ammassato in biblioteca.
“La biblioteca era ridotta a una discarica di materiali infiammabili – ha dichiarato la dirigente al Gazzettino – e così ho adottato un provvedimento d’urgenza per ragioni di sicurezza prevenzione e tutela dell’incolumità di circa 1.200 studenti, 105 docenti e 50 dipendenti”.
Pronta la replica della struttura commissariale: firmando il certificato – spiegano dall’ufficio stampa – la dirigente scolastica “ha dichiarato che le sedute corrispondevano qualitativamente e quantitativamente a quanto ordinato e che a seguito di verifica ha potuto constatare la qualità e la piena efficienza delle sedute stesse, la rispondenza allo scopo a cui dovevano essere adibite e l’assenza di difetti o vizi che ne potevano pregiudicare l’impiego”.
E così adesso c’è anche il verbale a far fede di quando avvenuto.
Tanto che la ex Ministra Lucia Azzolina ha già annunciato di voler presentare una interrogazione parlamentare e di voler anche chiedere un intervento della Corte dei Conti per capire se ci si trovi di fronte ad una ipotesi di danno erariale.
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