Il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha risposto all’interrogazione alla Camera relativa alla rimozione di alcuni banchi monoposto giudicati non idonei riguardo la sicurezza della normativa antincendio:
“L’esigenza di dotare le istituzioni scolastiche di arredi conformi ivi inclusi quelli acquisiti dalla ditta Nautilus è stata gestita dalla struttura commissariale del commissario Arcuri prima e poi dal commissario Figliuolo. In particolare la struttura commissariale guidata dal dottor Arcuri ha curato le attività relative alla procedura di gara e approvvigionamenti delle forniture, mentre la struttura guidata dal commissario Figliuolo sta gestendo il contenzioso scaturito da inadempimenti della ditta menzionata. Nel mese di giugno è stata effettuato dal ministero un monitoraggio che ha fatto emergere la mancata conformità alle normative in materie di sicurezza antincendio degli arredi della ditta Nautilus. Per tale motivo il commissario ha posto in essere tempestive azioni per ritirare dagli istituti scolastici i banchi monoposto e le sedute standard risultate non idonee provvedendo alla rimozione degli arredi non conformi. Il Ministero dell’Istruzione, con nota di agosto, ha provveduto ad assegnare le risorse stanziate con il decreto “Sostegni bis”, destinandole alle istituzioni scolastiche che si trovino nella condizione di dover completare la dotazione degli arredi scolastici.
Per l’acquisto dei nuovi arredi necessari, da utilizzare anche in sostituzione di quelli forniti dalla ditta Nautilus, il Ministero ha fornito l’indicazione ai dirigenti scolastici di servirsi degli strumenti del mercato elettronico MePA. Il Ministero dell’Istruzione continuerà a seguire con attenzione la vicenda per assistere le scuole nella risoluzione di ogni difficoltà per la ripresa di un’attività didattica tornata alla normalità.
Quindi, preciso, noi stessi in giugno abbiamo effettuato il monitoraggio, in agosto abbiamo provveduto alle risorse alle nostre istituzioni e abbiamo chiesto al Commissario Figliuolo di provvedere per lo svolgimento del contenzioso”.
TOCCAFONDI, ANZALDI, FREGOLENT, UNGARO, MARCO DI MAIO, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Ministro dell’istruzione:
da notizie stampa si apprende che alcuni banchi scolastici monoposto, recentemente acquistati tramite bando indetto dal precedente Commissario Arcuri, per garantire la sicurezza degli studenti dall’emergenza COVID-19, sarebbero fuori norma;
dopo i banchi a rotelle, il cui acquisto fu oggetto di ingenti polemiche, la questione riguarda la dimensione dei banchi monoposto: 74 centimetri anziché i 60 concordati con l’azienda di riferimento, la portoghese Nautilus, discrepanza che impedirebbe in alcune scuole, sulla base della dimensione della classe, di mantenere quella distanza di sicurezza tra gli alunni rispettosa della normativa antincendio;
la portoghese Nautilus, che si è aggiudicata l’appalto, ha sottoscritto al riguardo 2 contratti: il primo da 2,2 milioni di euro per la fornitura di sedie e il secondo da 7,3 milioni per 110 banchi monoposto;
per eliminare i potenziali rischi dei 110 mila banchi distribuiti in 136 scuole, il 6 luglio 2021 si è svolta una riunione dell’area logistico-operativa della struttura commissariale del generale Figliuolo con rappresentanti del Ministero dell’istruzione, nel corso della quale sarebbe stato stabilito il ritiro degli arredi scolastici fuori norma, dislocati sul territorio nazionale, e la loro successiva consegna presso idonei luoghi di custodia individuati dal Ministero della difesa;
il servizio di ritiro, stabilito con una determina del 21 settembre 2021, per la cifra di 173 mila euro, sarebbe stato affidato, con «somma urgenza», alla Jet air service, «unico operatore che si è reso disponibile ad eseguire il trasporto urgente in questione con annessa manovalanza», partner consolidato della struttura commissariale ed attualmente titolare di un contratto per il trasporto via nave di materiale acquistato dalla Cina;
la notizia dell’irregolarità delle dimensioni dei banchi sarebbe comunque emersa successivamente alla consegna e alla distribuzione degli arredi scolastici in questione da parte dell’azienda Nautilus, circostanza che ha costretto la struttura commissariale a far fronte anche alle spese per il ritiro degli stessi da 136 scuole italiane distribuite sull’intero territorio nazionale –:
se le notizie riportate in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per individuare i responsabili di tale sperpero di risorse pubbliche, sia all’interno del Ministero dell’istruzione che della struttura dell’allora Commissario Arcuri.
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