“L’affidamento delle forniture di banchi e sedute tradizionali sembrerebbe essere avvenuto a un prezzo in media superiore a quello stimato”, anche se “non sono emersi nel corso dell’istruttoria elementi idonei a confermare la violazione dei principi di economicità e buon andamento dell’azione amministrativa”, sul quale ora vi sarà uno “specifico approfondimento da parte della Corte dei Conti”, alla quale è stato inviato il provvedimento per competenza. A scriverlo è il Consiglio dell’Autorità nazionale anticorruzione, attraverso una delibera sulle procedure svolte per l’acquisizione e la distribuzione di oltre due milioni di banchi monoposto sulla base della “gara” d’appalto gestita dall’ex commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. L’operazione ha anche riguardato altre circa 400 mila sedute innovative, con rotelle sottostanti.
Ora l’Autorità, pur non rilevando alcuna violazione nella procedura condotta dal Commissario per l’emergenza Covid, ha inviato gli atti alla Corte dei Conti, per ulteriori valutazioni.
Nella delibera dell’Anac, firmata dal presidente Giuseppe Busia e pubblicata sul sito dell’Autorità nazionale anticorruzione, si rileva che i costi sostenuti dallo Stato per oltre due milioni di banchi hanno superato le soglie medie massime di aggiudicazione inizialmente indicate.
L’Anac ha accertato tra i 14 e i 18 euro di spesa maggiorata rispetto all’iniziale prezzo medio di aggiudicazione.
“Per i banchi monoposto – si legge nel documento – era stata infatti stimata una spesa media di 75 euro, mentre il prezzo medio di aggiudicazione ammonta a 93,4 euro”, mentre “per le sedute tradizionali era stata stimata una spesa media di 45 euro mentre il prezzo di aggiudicazione ammonta a 58,7 euro”.
Per le sedute innovative, più note come ‘banchi a rotelle’, invece il prezzo di affidamento risulta in media inferiore a quello inizialmente stimato: “219,75 euro a fronte di 307 euro”.
In generale, la spesa totale per l’acquisto dei banchi monoposto e delle sedute innovative ammonta a oltre 300 milioni di euro.
Sempre l’Anac ha reso noto che la delibera fa seguito a un esposto relativo alla procedura aperta semplificata di massima urgenza, indetta da Arcuri il 20 luglio scorso, per l’acquisizione dei banchi scolastici e delle sedute, in cui venivano segnalati dei profili di presunta anomalia.
L’Anac ha approfondito i “criteri di determinazione del valore a base d’asta, con particolare riferimento alle sedute scolastiche attrezzate di tipo innovativo” e i ”criteri adottati per la suddivisione della fornitura in soli due lotti, anziché in un numero maggiore, al fine di favorire l’accesso al mercato delle piccole-medie imprese”.
Infine, l’Anac ha deliberato “di dare mandato al competente ufficio dell’autorità di inviare la presente delibera al commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e alla procura regionale per il Lazio della Corte dei Conti”.
L’Anac ha anche accertato, confermando quanto scritto dalla Tecnica della Scuola, che “alla data del 15 dicembre 2020 risultavano consegnati ai vari istituti scolastici dislocati su tutto il territorio nazionale complessivamente 2.369.672 tra banchi tradizionali e sedute innovative”, a fronte di un fabbisogno del ministero dell’Istruzione di 2.008.000 banchi e 434.000 sedute.
In pratica, a distanza di tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico, data indicata inizialmente come limite per la consegna dei banchi, non ne erano stati consegnati ancora 72 mila, pari al 3%.
A fine ottobre, invece, i banchi non erano stati ancora consegnati ad una scuola su tre ai quali erano destinati.
La decisione di acquistare i banchi moderni ha sempre avuto come fervida sostenitrice l’allora ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, secondo la quale, disse durante l’ultimo periodo del suo mandato a Viale Trastevere, “sui banchi rotelle si è fatta una polemica molto stucchevole” poiché già “nel 2015 Piero Angela faceva vedere le scuole più innovative del Paese e c’erano i banchi che poi volgarmente sono i ‘banchi con le rotelle’ ma sono banchi che permettono di lavorare in gruppo e permettono un approccio alla didattica diverso“.
In un’altra occasione, l’on. Lucia Azzolina dichiarò che l’acquisto dei banchi monoposto e a rotelle favorirono anche la prevenzione dal Covid, poiché hanno garantito il distanziamento imposto dal Cts con l’indicazione minima di un metro tra le famose “rime buccali”.
Secondo la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, “l’Anac conferma che l’ex commissario Arcuri ha comprato gli inutili banchi a rotelle ad un prezzo più alto di quello di mercato. È solo uno dei tanti sprechi della precedente gestione commissariale, che Fratelli d’Italia ha denunciato da tempo e sul quale ha presentato un dossier al presidente Draghi già durante le consultazioni. Emergenza non può essere sinonimo di scandali, zone d’ombra e anomalie”.
“Serve massima trasparenza e crediamo che l’Anac possa essere uno strumento utile per prevenire l’illegalità, oltre che denunciarla. In Parlamento lavoreremo in questa direzione e presenteremo le nostre proposte”, ha concluso Meloni.
Anche il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso sostiene che quanto rivelato dall’Anac è solo uno “degli esempi dei tanti errori fatti nell’ultimo anno sul fronte della messa in sicurezza delle scuole: milioni di euro spesi con superficialità, utilizzati per l’acquisto di complementi d’arredo bizzarri e inefficaci. Ben vengano indagini e analisi approfondite degli enti preposti”.
“Con la Lega nel Governo di unità nazionale – ha continuato Sasso – sono stati inseriti 150 milioni nel decreto sostegni a disposizione delle scuole per sistemi di aerazione e ventilazione, materiale per le sanificazioni, attività di rilevamento e tracciamento dei contagi. Un evidente cambio di passo”.
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