Ad un pugno di giorni dal nuovo anno scolastico, si accende la polemica sui banchi monoposto. Dopo che i presidi, attraverso il presidente Anp Antonello Giannelli, si sono fatti sentire sostenendo che bisognerebbe “conoscere con urgenza il calendario di consegna dei banchi monoposto” perché “l’organizzazione richiede tempo”, non ha tardato ad arrivare la replica del Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri.
Quindi, i banchi monoposto e innovativi arriveranno prima nelle scuole più bisognose e in quelle dove i rischi di contagio saranno maggiori.
Senza volere entrare nel merito della polemica, da Domenico Arcuri è giunta l’ammissione che il 14 settembre avranno i banchi richiesti solo gli istituti con situazioni logistiche veramente difficili e senza alternative. Mentre una parte dei banchi monoposto arriverà nelle scuole anche un mese e mezzo dopo l’inizio delle lezioni.
Mentre lo stesso Arcuri esattamente un mese fa aveva detto che sui banchi monoposto l’obiettivo era quello di assegnare la gara per poi far arrivare i banchi in tutte le scuole entro il 7 settembre (successivamente il 10 settembre con penali per i produttori).
Ora, secondo Arcuri siamo comunque di fronte ad “un risultato eccezionale sia per i tempi brevissimi in cui è stato raggiunto sia perché la produzione nazionale di banchi, nel nostro Paese, è di poco più di 200.000 banchi all’anno. Un risultato che è stato possibile, tra l’altro, grazie agli sforzi e alla collaborazione delle aziende italiane e internazionali (non si conoscono ancora i nomi di chi si è aggiudicato la “gara”, ndr) e che nessuno vuole certo vanificare”.
“Sono stati stipulati – ha specificato ancora Arcuri – 11 contratti di affidamento a imprese e raggruppamenti di imprese per la fornitura di banchi in grado di superare complessivamente l’intero fabbisogno richiesto dai dirigenti scolastici italiani: 2.013.656 banchi tradizionali e di 435.118 sedute innovative”.
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