Il ministero dell'Istruzione, in Viale Trastevere a Roma
“La gara d’appalto che si presume porterà nelle scuole centinaia di migliaia di banchi monoposto anti-Covid non è gestita dal ministero dell’Istruzione, ma direttamente dal commissario straordinario Domenico Arcuri. La gara è stata appena pubblicata”. Lo si apprende, nella serata di lunedì 20 luglio, da fonti del ministero dell’Istruzione, dopo che il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha reso pubblica la volontà di presentare nelle prossime ore “un esposto alla magistratura contabile e all’Anac affinché si faccia chiarezza su tutti gli aspetti dell’appalto del Miur sui banchi monoposto. Vogliamo capire – ha sottolineato Rienzi – se vi sia stata una regolare gara e come sia stata individuata la società che dovrà fornire i nuovi banchi”.
“Il ministero dell’Istruzione non c’entra nulla con il bando che andrà ad assegnare i banchi monoposto: noi abbiamo gestito e stiamo completando, certamente, la rilevazione sui fabbisogni di ogni scuola. Ma la gara è tutta nelle mani del commissario straordinario”, sottolineano ancora le fonti del dicastero bianco di viale Trastevere.
Le richieste dei dirigenti scolastici dovranno pervenire per posta elettronica allo stesso ministero dell’Istruzione entro le ore 19 di martedì 21 luglio.
Ma prima di essere considerate definitivamente valide per procedere al conteggio degli ordini di banchi monoposto, dovranno passare al vaglio degli Usr: si attuerà, insomma, una sorta di contro-verifica.
“Gli Uffici scolastici regionali – spiegano ancora dal MI – dovranno verificare le richieste pervenute con i monitoraggi e i dati già in loro possesso”.
Ma quanti banchi potrebbero essere ordinati? È impossibile saperlo: poiché i banchi monoposto anti Covid verranno assegnati solo alle scuole che ne hanno effettivamente bisogno, infatti non si tratta di arredi, “al momento è impossibile rendersi conto della quantità di pezzi da acquistare: vale per anche per il modello di banco innovativo che avrà un utilizzo didattico multifunzionale”.
Quello “innovativo” sarà un banco particolare, che servirà anche dopo l’emergenza: reggerà su almeno cinque ruote, un ripiano di lavoro mobile e uno porta libri o porta zaino.
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