Sulla preoccupante interruzione del confronto tra sindacati e Miur, in rifermento a bandi di concorso che dovranno essere resi pubblici nella prima decade di febbraio, abbiamo ascoltato il Segretario generale della Flc Cgil Nazionale Francesco Sinopoli.
Nel confronto tra Miur e sindacati sono stati rispettati i tempi e gli spazi di interlocuzione?
È necessario sottolineare che la procedura del confronto sui bandi di concorso è partita il 29 gennaio e si è conclusa giovedì 30 gennaio. Di fatto non sono stati sfruttati i 5 giorni di tempo che il contratto nazionale assegna a questa fase delle relazioni sindacali. Quindi i tempi del confronto non sono stati rispettati per come sarebbe dovuto essere.
Purtroppo sono mancati pure gli spazi per un’interlocuzione politica, sebbene come sindacati abbiamo più volte sollecitato questo livello di intervento, nella speranza di superare le divergenze e trovare un punto di mediazione.
Quali richieste i sindacati avrebbero voluto approfondire e non è stato possibile farlo?
Le richieste che si sarebbero dovute esaminare per rendere migliorativi i bandi di concorso erano delle semplici osservazioni da raccogliere e risolvere in sede di redazione dei medesimi bandi. Si trattava per esempio di dare l’opportunità ai docenti con almeno tre annualità di servizio nel sostegno senza avere la specializzazione, ma nessun anno di servizio sulla classe di concorso, di accedere al concorso straordinario in una classe di concorso da cui sono stati chiamati avendone titolo. Non è stato possibile esaminare, attraverso una vera trattativa, nessuna osservazione sollevata dai sindacati.
I sindacati avevano richiesto, già dal 29 gennaio per riceverlo il giorno successivo , un cronoprogramma dei tavoli relativi a tutte le questioni su cui a dicembre c’è stata la conciliazione, a partire dai percorsi abilitanti, la mobilità, il rinnovo del contratto nazionale.
Quali sono stati i no più significativi da parte del Miur alle richieste avanzate dai sindacati?
Di fronte alle proposte avanzate in modo unitario dai sindacati c’è stato un lungo elenco di no, solo su pochi punti l’amministrazione ha accolto le richieste. In particolare sono state rigettate tutte e tre le richieste decisive avanzate in merito al concorso straordinario:
Quali altri incontri avrete adesso con i ministri Azzolina e Manfredi?
Il prossimo lunedì 3 febbraio ci saranno due incontri importantissimi. In questi altri incontri si parlerà del bonus premiale che è stato, dalla legge di bilancio 2020, inserito in contrattazione integrativa di Istituto. Serve quindi un confronto con il MIUR al fine di trovare un’intesa sindacale o un accordo negoziale per definire le nuove modalità di gestione delle risorse del “bonus” proprio in sede di contrattazione integrativa.
Altro punto importante da trattare è la questione della riorganizzazione interna del Miur che, alla luce del fatto che i ministri operanti sono due, diventa fondamentale per il buon funzionamento della macchina burocratica.
Quali saranno le azioni di mobilitazione che metterete in campo dopo questa inaspettata rottura sul tema del precariato e del reclutamento?
Per stabilire quali saranno le prossime strategie di mobilitazione e le successive interlocuzioni che i sindacati terranno con il Miur, ci sarà il prossimo martedì 4 febbraio l’incontro delle segreterie unitarie dove si definiranno le azioni sindacali che verranno attuate.
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