Sembra essere arrivata in porto la procedura per l’indizione del bando di concorso per dirigenti nelle scuole. Saranno messi a concorso 1.500 posti, numero molto al di sotto delle esigenze di coperture delle dirigenze, che confermerà il precariato nelle scuole, anche ai livelli apicali.
E’ già predisposta la bozza del bando e la tabella di valutazione dei titoli. Si aspetta il parere, consultivo, del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, per cui, presumibilmente, nei primi giorni di novembre, il bando potrebbe essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
I contenuti della bozza rispecchiano le disposizioni di legge che regolano il reclutamento dei dirigenti scolastici (art. 29 del D.Lgs. n. 165/2001, art. 22 legge n. 448 del 28/12/2001, D.P.R. 3 luglio 2004, che autorizza il reclutamento).
I candidati devono essere laureati, con un servizio effettivo di ruolo di almeno sette anni. Saranno ammesse 7.500 domande (il rapporto è di 5 a 1) sui 1.500 posti messi a concorso.
Il concorso si articolerà in due prove scritte e in una prova orale. Le prove scritte, uniche per i tre settori formativi, si svolgono in distinte giornate. La prima prova consiste nella stesura di un saggio (parte culturale). La seconda prova consiste nella predisposizione di un progetto (parte professionale), la valutazione di ciascuna prova è espressa in trentesimi. Saranno ammessi alla prova orale i candidati che riporteranno un punteggio di almeno 21/30 in ciascuna delle due prove scritte.
La prova orale si articolerà in due parti comprendenti un colloquio di gruppo, alla presenza della commissione, consistente nella discussione tra i candidati (al massimo 6), su un tema proposto dalla commissione e in un colloquio individuale nel quale saranno discussi e analizzati due quesiti estratti a sorte dal candidato.
La valutazione della prova orale (colloquio di gruppo e individuale) sarà espressa in trentesimi, con un unico voto.
Supereranno la prova orale coloro che avranno riportato un punteggio di almeno 21/30.
Per ciascun settore formativo sarà formulata una graduatoria dei candidati da ammettere al corso di formazione redatta sulla base della somma della media dei voti riportati nelle prove scritte e del voto riportato nella prova orale.
Saranno ammessi al periodo di formazione i candidati collocati in graduatoria nei limiti dei posti messi a concorso, maggiorati del 10 per cento.
In un comunicato dell’Anp (Associazione sindacale e professionale dirigenti scolastici) si legge: "Si tratta di un evento molto significativo, che arriva più di sei anni dopo l’istituzione della dirigenza e ben tredici anni dopo l’effettuazione dell’ultimo concorso ordinario a preside. Per questo motivo, e per il fatto che il numero dei posti che saranno messi a concorso (1.500) è nettamente insufficiente rispetto alle esigenze che già oggi vi sono di copertura dei posti, pur apprezzandone l’importanza, non possiamo non ricordare che esso è di per sè inidoneo ad raggiungere gli obiettivi".
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