Si sono chiusi i termini per la presentazione delle candidature per posti di esperti in valutazione presso l’Invalsi.
Gli esperti verranno utilizzati dall’istituto per le attività del progetto Vales di altri eventuali progetti che saranno avviati nei prossimi anni.
Le domande pervenute sono davvero tante, 5436 per l’esattezza.
Per il profilo A1 (dirigenti scolastici) le domande sono 1648, mentre 1587 sono quelle per il profilo A2 (esperti della scuola in pedagogia e didattica).
Per il profilo B1 (esperti di ricerca) le candidature sono 179 e per il profilo B2 (esperti in organizzazione) 210.
Infine ci sono anche 688 domande per il profilo C (esperti in osservazione in classe).
A Frascati, nella sede dell’Invalsi, si sta già lavorando per controllare le domande e la documentazione allegata.
Verso la metà di maggio dovrebbe essere convocata la commissione che si occuperà della valutazione delle candidature.
Il lavoro sarà lungo e complesso proprio perché le domande presentate sono state molte di più di quelle che ci si aspettava.
Evidentemente nel mondo della scuola il rifiuto della valutazione e delle prove Invalsi non è poi così diffuso e generalizzato e c’è chi osserva che forse se il Ministro colloquiasse un po’ di più con insegnanti e dirigenti scolastici le proteste sarebbero molto più deboli.
Intanto va rilevato che Cobas e movimenti di base hanno già chiesto al neo-ministro Carrozza di sospendere la rilevazione programmata per i prossimi giorni.
E’ difficile, per non dire impossibile, che la richiesta venga presa in considerazione ma in molti sperano che Maria Chiara Carrozza apra almeno il confronto con il mondo della scuola sulla questione della valutazione.
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