Impennata della disoccupazione nell’ultimo trimestre dell’anno: il tasso è schizzato al 9,6% rispetto all’8,7% registrato lo stesso periodo del 2010. Un dato che si avverte in misura maggiore nelle fasce giovanili dei lavoratori: il tasso di disoccupazione delle persone con età compresa tra 15 e 34 anni è infatti aumentato di 1,5 punti percentuali, al 17,8%. Una dinamica ha cui ha contribuito, sottolinea Bankitalia nel Bollettino, “l’ulteriore deterioramento delle prospettive lavorative nelle fasce più giovani della popolazione” e, invece, l’accelerazione dell’offerta di lavoro in quelle più anziane.
Sospinto dal prolungamento della vita lavorativa, infatti, il tasso di attività delle persone, con età compresa fra i 55 e i 64 anni è salito al 40,8%, dal 38,4 di un anno prima.
Ma, dice ancora Bankitalia, la maggiore offerta di lavoro in questa fascia d’età (7,2%; 205.000 unità) si è solo in parte trasformata in maggiore occupazione (6,3%, pari a 173.000 unità).
L’incidenza delle persone con più di 54 anni sul complesso dei disoccupati è salita al 6% dal 5,2 di un anno prima. La dinamica è stata particolarmente penalizzante per i lavoratori con bassi livelli di istruzione, tipicamente più diffusi nelle fasce più anziane della popolazione: il tasso di disoccupazione di chi ha al massimo completato l’obbligo scolastico è cresciuto di oltre 1,3 punti percentuali al 12,1%, mentre è rimasto sostanzialmente stabile tra i laureati al 6%. (Da Labitalia)
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