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Barbacci: “non si lascino le scuole senza dirigenti, a rischio gli obiettivi del PNRR. Aprire a mobilità e assunzioni”

Mobilità interregionale, assunzioni, PNRR. Sono diversi i temi toccati dalla segretaria nazionale Cisl Scuola Ivana Barbacci:

“La qualità del servizio formativo che a parole tutti invocano, è certamente favorita e sostenuta dalla presenza dei dirigenti scolastici a presidio delle istituzioni autonome. È un pilastro dell’architettura della nostra organizzazione scolastica che ad ogni scuola autonoma sia assegnato un dirigente, ma da molto tempo questo punto essenziale sembra essere stato dimenticato. Non è più tollerabile proseguire con questa situazione di trascuratezza nella gestione del sistema scolastico, è intollerabile il ricorso in modo strutturale e massiccio alle reggenze, che dovrebbero essere la straordinarietà, non la normalità del sistema”.

“La CISL Scuola ha chiesto a più riprese ai direttori degli Uffici scolastici regionali di rivedere le operazioni di mobilità interregionale, inserendo nel calcolo del 60 per cento dei posti vacanti anche quelli che derivano dai movimenti in uscita dalle Regioni. Non si comprende perché questi posti non debbano essere assegnati ai dirigenti che ne hanno fatto richiesta. Per altro verso, occorre procedere al più alto numero di nuove assunzioni, per garantire ad ogni scuola autonoma un dirigente. Se veramente si decidesse di non procedere alle assunzioni per tutti i posti vacanti, limitandosi ai 317 posti annunciati, pur in presenza di una coda concorsuale di oltre 500 persone, si darebbe luogo ad una scelta incomprensibile e certamente in contraddizione con le politiche sinora dichiarate per la qualità dell’istruzione e il contrasto alla dispersione scolastica”.

“Come si concilia l’investimento di un miliardo e mezzo di euro del PNRR per il recupero dei divari territoriali con la decisione di lasciare così tante scuole autonome prive di dirigente scolastico? Il Ministero ha lasciato aperto un limitato spiraglio, dichiarando che comunque sono in corso interlocuzioni con il Consiglio dei ministri per rivalutare la situazione. Ci auguriamo che la crisi politica in corso non impedisca di assumere scelte responsabili e lungimiranti. Dobbiamo evitare di esporre il sistema scolastico a situazioni di caos gestionale. Non sarebbe in alcun modo giustificabile”.

Redazione

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