Lasciare i libri a scuola per alleggerire lo zaino. Con uno sguardo verso la digitalizzazione e l’ecosostenibilità. Sono gli obiettivi di interessanti progetti avviati in alcune scuole italiane
In alcuni Istituti italiani, si stanno avviando progetti che prevedono la possibilità per gli studenti di lasciare i libri in appositi armadietti a scuola così da alleggerire lo zaino con importanti vantaggi per la loro schiena.
È il caso ad esempio del “progetto armadietti” di una scuola di Castigliano nel Piemonte.
L’idea nasce per iniziativa della classe 4AT dell’indirizzo sociosanitario che ha presentato il progetto al concorso GreenJobs promosso dalla Fondazione cassa di Risparmio di Torino, Acri e InventoLab.
Si chiedeva, in particolare, di creare un’impresa con lo scopo di produrre un bene o un servizio che fosse ecosostenibile; cosi i ragazzi hanno potuto seguire delle lezioni in classe su cosa significa creare un’impresa, sui ruoli e sull’attività imprenditoriale, riflettendo tutti insieme su quali fossero le esigenze degli studenti e su cosa mancasse a scuola.
È stato proprio lo studio di questo progetto a far notare agli studenti la necessità di dover lasciare il materiale del progetto a scuola in totale sicurezza, “cosi – ha raccontato alla Stampa Desara, una delle studentesse coinvolte – abbiamo cercato un armadio in disuso da rottamare, l’abbiamo suddiviso in 26 armadietti che abbiamo personalizzato e reso artistici con l’uso di smalti ad acqua .Originali e coloratissimi armadietti che sembrano piccole opere d’arte”. Nel pieno rispetto quindi dell’ecosostenibilità, del riciclo e del concetto di recupero.
Gli studenti hanno creato una SPA e adesso hanno come sogno del cassetto quello di estendere il progetto in altre scuole come fosse un franchising.
Un altro esempio di zaino leggero viene da Bari. Nel Plesso Verga dove sono stati creati degli ambienti di apprendimento che assomigliano molto a quelli dei college americani. Ogni studente ha, infatti un proprio armadietto, personalizzabile, in cui depositare libri e oggetti personali.
Un modello nuovo di scuola dove i ragazzi non restano più confinati in un’aula ma possono spostarsi tra 24 laboratori: sette di lettere, cinque di matematica, tre di lingua straniera, due di musica, due di arte, due di tecnologia, due di educazione fisica e uno di religione. Un progetto completo di “scuola 2.0” che prevede anche kit per studiare robotica e laboratori per studiare il coding.
In un contesto sociale caratterizzato dalla spinta alla tecnologia ad ogni costo, dove però la scuola 2.0 stenta ancora a decollare in maniera definitiva se non per piccoli esempi sparsi, è importante da una parte sfruttare tutti i lati positivi che la digitalizzazione ed internet sono in grado di darci.
Anche se è importante mantenere inalterato l’uso del libro: chi pensa il contrario sinora è stato smentito clamorosamente.
Con gli armadietti a scuola, magari realizzati dagli studenti sarà tutto più semplice.
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…
La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…
Nel cooperative learning, l'insegnante facilitatore guida, osserva e supporta il lavoro di squadra. Organizza attività,…
La Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è ormai requisito di accesso per tutti i profili…
Come abbiamo scritto, è finita l'attesa per il concorso per dirigenti tecnici: dallo scorso 9…
Lo scorso 16 dicembre è stato pubblicato il bando del concorso ordinario per funzionari e…