Ad ogni inizio d’anno si fanno sempre buoni propositi e si spera che l’anno appena iniziato sia migliore di quello precedente.
Il 2018 è stato un anno difficile per la scuola italiana con un cambio di governo, escalation di aggressioni contro i docenti, contratto di lavoro rinnovato fino al 31 dicembre 2018 ed ora da rinnovare per il 2019.
A proposito del contratto occorre ora gettare le basi per garantire stipendi dignitosi al personale docente che si avvicinano ai parametri europei.
Questi ultimi in Italia sono ancora ben lontani dalla realtà degli insegnanti degli altri paesi europei, ma bisogna lavorare per incrementarli di almeno 200-220 euro netti,
Non si chiede una cifra esagerata come quella ottenuta dai Dirigenti Scolastici, ma un compenso più dignitoso che sia da sprone per accrescere anche la considerazione sociale dei docenti.
Le risorse devono essere assegnate inserendo nella busta paga i risparmi derivanti dall’alternanza scuola lavoro, il bonus premiale dei docenti, le spese di razionalizzazione del MIUR, i tagli dei vitalizi dei parlamentari, il taglio degli enti a carico dello Stato inutili etc. Insomma una redistribuzione delle risorse da assegnare alla scuola da far confluire negli stipendi dei docenti.
Lo Stato deve seriamente impegnarsi su questo fronte: basta bugie e prese in giro sugli stipendi dei docenti: vanno valorizzati e pagati dignitosamente e non a chiacchiere. Le chiacchiere se le porta via il vento!
Mario Bocola
È online il quarto numero 2024 di “Scuola e Formazione WEB”, la rivista trimestrale della…
In un doppio appuntamento con le scuole secondarie e con la scuola primaria, giovedì scorso…
Come si fa a presentare la vita militare come fulcro di conoscenza, libertà e democrazia?…
L'Istat, ha pubblicato oggi, 23 dicembre, il rapporto "I giovani nelle città metropolitane: la fragilità…
Come abbiamo scritto, l'aula del Senato, con 85 favorevoli, 2 contrari e 56 astenuti ha approvato lo…
Una domanda arrivata alla nostra redazione, ci impone di fare un chiarimento importante sul 30%…