Politica scolastica

Basta classi affollate con disabili, con 23 alunni alle superiori si sdoppiano: emendamento M5S al Milleproroghe

“Ridurre il sovraffollamento nelle aule scolastiche è una priorità del Movimento 5 Stelle, così come è prioritario incrementare il numero di docenti al fine di garantire una didattica adeguata, soprattutto nelle classi che hanno studenti con disabilità”: a scriverlo è Vittoria Casa, deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione, subito dopo il via libera al suo emendamento al decreto Milleproroghe, che ha potuto contare sullo stanziamento di alcune decine di milioni di euro.

 

 

I soldi stanziati: 55 milioni di euro in tre anni

Le somme approvate non sono alte: con la modifica approvata, si stanziano anche, per questo scopo, 6,3 milioni di euro nel 2020, 25,4 milioni nel 2021 e 23,9 milioni annui dal 2022 per dotare le scuole secondarie di secondo grado di nuovi docenti.

Oltre ad avere prodotto un segnale di contrasto contro il fenomeno delle cosiddette “classi pollaio”, l’emendamento intende anche apportare un miglioramento degli standard di inclusione della scuola superiore.

“Le risorse – sottolinea l’on. Casa – saranno ripartite su base regionale, tenendo conto del numero di classi con un numero di iscritti superiore a 22 alunni, ridotti a 20 in presenza di studenti con grave disabilità certificata. Il reclutamento di nuovi docenti consentirà dunque agli istituti interessati di portare entro questi limiti numerici il numero di alunni e a giovarne sarà l’intera comunità scolastica”.

Azzolina: si parte con le superiori

Sullo stesso argomento, è intervenuta anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. La quale ha tenuto a ricordare il suo impegno sul tema: “le classi ‘pollaio’ – ha detto la ministra – sono una mia battaglia da sempre. Mi sono spesa su questo tema da parlamentare, da Sottosegretaria, voglio continuare da Ministra. Nel Milleproroghe un primo risultato: oltre 55 milioni di euro per aumentare l’organico e diminuire così il numero di alunni nelle classi a partire da quelle dove ci sono ragazzi con disabilità”.

Azzolina ha concluso sostenendo che “cominciamo dalla scuola secondaria di secondo grado. Una misura per l’inclusione, a favore della qualità della didattica e anche contro la dispersione. Un primo, ma importante, passo”.

 

Alessandro Giuliani

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