Tornare alla titolarità dell’insegnante su scuola, cancellare gli ambiti territoriali, abolire la chiamata diretta, incrementare gli organici, assumere sui tanti posti liberi del sostegno a tempo indeterminato anziché in deroga. Sono alcune delle 12 proposte presentate dal gruppo “Professione Insegnante” alle senatrici Bianca Laura Granato, portavoce M5S al Senato, Barbara Floridia, anche lei pentastellata.
Tra le richieste, spicca dunque quella di cancellare gli ambiti territoriali, introdotti con la Legge 107/15 per collocarvi neo-assunti e soprannumerati, ma poi in realtà mai decollati, sia per i problemi oggettivi di attuazione, sia per le forti contestazioni provenienti da docenti e sindacati.
Gli insegnanti Salvo Amato, Libero Tassella, Maria Lucia Taverna e Cinzia D’Eramo dell’associazione Professione Insegnante hanno riferito di aver trovato “pieno ascolto da parte delle senatrici le quali, da insegnanti prestate alla politica, hanno ascoltato i vari punti che Professione Insegnante ha voluto sottoporre per dare un valido contributo al miglioramento della scuola italiana dopo i disastri della 107”.
Durante l’incontro, si è parlato dei problemi del prossimo anno scolastico, che ad oggi si prevede ricco di “insidie e difficoltà soprattutto alla luce del fatto che il nuovo governo si è appena insediato”.
Le altre proposte presentate alle senatrici “grilline” hanno riguardato la revisione del reclutamento, il rinnovo del contratto, che tra sei mesi sarà di nuovo scaduto, e di come i bassi stipendi dei docenti italiani siano causa di organici incompleti al Nord, proprio laddove il costo della vita non consente di accettare incarichi.
I rappresentanti di Professione insegnanti hanno quindi puntato il dito sul fenomeno della riduzione delle cattedre sul potenziamento, troppo spesso assorbite dai posti tradizionali man mano che si liberano cattedre a seguito dei pensionamenti.
Secondo l’associazione dei docenti, si tratta di idee sicuramente “valide per dare un primo colpo alla legge 107 sin dai primi giorni”.
L’incontro è il primo di una serie di altri eventi di condivisione delle proposte di Professione Insegnante che sottoporrà alle senatrici e soprattutto alla nascente commissione Istruzione al Senato, “con la speranza che alcuni dei 12 punti, che di fatto coincidono con il programma del Movimento 5 Stelle, possano effettivamente vedere un pieno compimento nell’immediato futuro”, concludono i docenti promotori dell’iniziativa.
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