A scuola si fanno molti progetti, alcuni molto utili e formativi, altri veramente inutili.
Gli unici progetti che andrebbero fatti (in orario curriculare ed extra) sono quelli che riguardano il potenziamento delle quattro abilità di base e soprattutto quelli che potenziano le abilità di lettura e di scrittura. Sappiamo, infatti che gli alunni, al di fuori della scuola, non toccano libro per cui non dedicano un solo minuto del loro tempo a leggere; né tanto meno gli stessi alunni si esercitano in attività di scrittura.
È necessario, quindi, progettare attività di carattere laboratoriale che riguardano queste due importanti abilità, perché ci sono alunni che arrivano alle scuole superiori che leggono ancora sillabando o portando il segno col dito sulla pagina e scrivono commettendo errori di grammatica e di sintassi madornali.
Per tale ragione sarebbe opportuno di non sprecare il tempo scuola in progetti che poi non avranno alcuna ricaduta positiva sugli alunni, ma utilizzarlo in attività e laboratori di scrittura creativa e nella realizzazione di un giornale scolastico, che impegnano gli alunni nel rafforzamento delle basi grammaticali e sintattiche, nella ricerca delle parole appropriate e nell’acquisizione di nuovi vocaboli capaci di allargare il lessico personale.
La povertà lessicale è dovuta proprio all’assenza dell’esercizio di lettura. Tuttavia l’acquisizione di nuovi termini non deve comportare il cattivo vezzo di abbreviare le parole a mo’ di messaggi da cellulare, ma di insegnare la corretta grafia. Un ottimo progetto (che non deve mai mancare) è l’allenamento costante verso tutti i tipi di testi sia teatrali che in prosa e in poesia.
Un laboratorio continuo sulle abilità di lettura e di scrittura può essere un’ottima palestra per migliorare le conoscenze e le competenze dell’uso corretto della lingua italiana.
Mario Bocola