Sono un’insegnante precaria che lavora nella provincia di Milano. Ho deciso di scrivervi perché sono stanca dei continui proclami del Ministro dell’Istruzione in questo periodo di emergenza sanitaria.
Prima che un’insegnante sono anche una mamma di due bimbi, uno di tre anni e l’altro di un anno e mezzo e sto lavorando da casa con la DAD in ogni ora del giorno oramai e, ci terrei a sottolineare, con le mie risorse economiche visto che per noi precari il Bonus docenti non è previsto.
Ieri ho letto che la Signora Ministro vorrebbe farci fare la prova del concorso ad Agosto.
Io sono esausta, non ho tempo al momento di dedicarmi al concorso, vivo in uno stato di agitazione e ansia continua e soffro nel vedere i miei bambini sempre chiusi in casa. Si rende conto la Signora Ministro della situazione che stiamo vivendo in questo momento? Indipendentemente dall’essere insegnanti, precari, studenti, si tratta di un problema che sta coinvolgendo l’intera nazione.
Spero che si ravveda e che comprenda che non tutti vivono l’emergenza sanitaria con tranquillità come sembra stia facendo lei, perché altrimenti non capisco come faccia a pensare sempre e solo ai concorsi quando la vita di tutti noi è stata stravolta da un giorno all’altro.
Rosanna De Angelis
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