A scuola va insegnato “il rispetto di genere” e “l’educazione sentimentale” per prevenire episodi come quello in cui è stata uccisa Sara.
A sostenerlo è stata il presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando ai 600 ragazzi presenti in Aula per la cerimonia del 2 giugno, giorno del 70esimo anniversario della Repubblica.
Riferendosi alla ragazza strangolata e arsa viva dal suo ex fidanzato, Boldrini, al termine del suo discorso, ha voluto soffermarsi su quella “ragazza che non c’è più.
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Come voi penso a Sara. Viviamo con lo sgomento che questo racconto non può non lasciarci. Questa giornata celebra i valori di responsabilità e convivenza, insegnati a scuola. Ringrazio per questo gli insegnanti che sono la spina dorsale della nostra società”.
“Vorrei che ci fosse il valore del rispetto di genere, dell’educazione sentimentale. Sarebbe bello se ogni ragazza fosse libera di vivere le proprie scelte senza rischiare la vita, e se non ci fossero più genitori che debbano vivere quello che vivono i genitori di Sara”, ha concluso Boldrini.
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