Per sviluppare una memoria straordinaria non occorrono particolari doti, è solo questione di metodo, di approntare cioè delle Mappe Mentali, grazie alle quali è possibile riuscire a memorizzare un libro ed esporlo durante un esame, passando attraverso i concetti principali. Un metodo che sembra funzionare.
“Per avere una memoria ‘super-umana’ non occorre una predisposizione genetica ma una tecnica che chiunque può imparare – afferma all’Adnkronos Matteo Salvo – Quando andavo all’università ero frustrato perché non riuscivo a studiare e in tre anni avevo dato appena 7 esami. Così scoprii che esistevano gare di memoria e decisi di partecipare, scoprendo poi che esisteva un metodo per allenare la memoria”.
Si tratta della tecnica delle Mappe Mentali, inventata da Tony Buzan. “La mente non ragiona per parole, come invece noi siamo abituati a fare – spiega Salvo – Per questo è difficile memorizzare un libro. Le mappe mentali invece usano la rappresentazione grafica del nostro pensiero e parlano la lingua della nostra mente, che è fatta di immagini, colori e associazioni. Se devo allenare un muscolo so quali movimenti devo fare per svilupparlo – continua il ‘recordman della memoria’ – La mappa mentale quindi ci fa capire da cosa discende cosa, la gerarchia delle informazioni e quali sono le priorità”.
Un metodo che può essere molto utile agli studenti per studiare, memorizzare concetti, ma anche a dirigenti di azienda alle prese con il ‘problem solving’ o la pianificazione di un progetto. Per questo Salvo ha deciso di fondare la scuola di apprendimento ‘Mind Performance’, a Torino. “Da me vengono studenti, manager, avvocati, medici, ma anche atleti che devono studiare e non hanno tempo – dice Salvo – In generale si tratta di persone che vogliono avere più tempo per sé e un rendimento migliore nell’apprendimento”.
Ma come si inizia, in pratica, a utilizzare le mappe mentali? “Si parte da un foglio bianco, in cui al centro mettiamo l’idea principale, sotto forma di immagine – spiega il campione mondiale di memoria – Da lì, poi, partiranno i diversi rami, cioè i concetti che discendono da quell’idea”.