In occasione del “Pi Greco day”, il Miur si fa promotore di diverse iniziative in molte scuole italiane. Non solo: nella giornata del 14 marzo proprio Viale Trastevere ospiterà, presso il Salone della Comunicazione, 12 scuole campione che si sfideranno in un gioco a colpi di matematica con squadre di quattro alunne e alunni per istituto. Le altre scuole italiane, on line, organizzate in classi di max 30 studentesse e studenti, giocheranno a risolvere nell’arco della giornata il maggior numero di quesiti per conquistare il punteggio più alto possibile. A fine giornata vinceranno un premio le tre scuole (primaria, media e superiore) che, appunto, avranno totalizzato più punti.
Ma al Miur oggi verrà proiettato anche “La Direzione del Tempo”, un lungometraggio prodotto dall’associazione di promozione sociale “Spettacoli di matematica”, in collaborazione con la Rai, ambientato in un liceo scientifico e basato sulle difficoltà di alcuni studenti poco diligenti, che si trovano ad affrontare con forte disagio l’approccio alle materie scientifiche.
La trama è: quando ormai ogni speranza di recuperarli sembra persa, il loro insegnante di fisica ha l’idea di allestire uno spettacolo teatrale. I ragazzi indossano i panni dei più grandi scienziati dell’antichità e imparano ad amare la materia e a trasporla nella propria vita reale così prendono vita Einstein, Newton, Bernouilli, Faraday, Clausius e le loro scoperte.
A tal proposito, a La Tecnica della Scuola ha parlato il presidente dell’associazione Spettacoli di Matematica, ovvero Aldo Reggiani, che ha spiegato cosa ha spinto alla creazione di questa associazione e soprattutto alle attività promosse da alcuni anni: “le competenze in matematica sono precipitate molto in basso, afferma Reggiani, così come le capacità digitali e di problem solving. Motivo per cui, l’occupazione dei giovani in Italia è fortemente condizionata, proprio perché il mercato richiede sempre più competenze matematiche e scientifiche e i nostri alunni invece ne hanno “paura”.
Infatti, in base secondo gli ultimi dati Timss, (Trends in International Mathematics and Science Study) gli alunni rimangono faticosamente sopra la media Timss alle elementari, ma di poco sotto alle medie, a dimostrazione del fatto che nel passaggio dalle elementari alle medie decade anche la fiducia in sé stessi. Alle elementari l’82% dei bambini fiduciosi delle proprie capacità in matematica, stravince sul 18% che accusa insicurezza; alle medie i non confidenti balzano al 43%. I nostri bambini di 9 anni sono al trentesimo posto in matematica, davanti alla Francia (35esima) ma dietro alla Germania (24esima). Molto indietro invece rispetto all’Inghilterra in decima posizione e all’Irlanda campione d’Europa.
L’idea di abbattere la paura della matematica da parte dell’associazione con il cinema potrebbe risultare vincente e La direzione del Tempo è l’ultimo in ordine cronologico: infatti, in precedenza, sono stati prodotti “Il Giardino dei numeri” e “Una Magia Saracena”, destinato rispettivamente agli alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado. A differenziare le tre pellicole gli strumenti, le tecniche di realizzazione ma soprattutto il linguaggio, calibrato in base al tipo di pubblico a cui era destinato: “il primo rende omaggio alle idee di Maria Montessori, spiega Reggiani, al suo concetto di muta eloquenza degli oggetti. Il secondo è una storia più matura, in cui c’è una ribellione nei confronti dei social che solo con l’aiuto della matematica i protagonisti riescono ad ottenere la vittoria. Il terzo film è un film per i giovani, scritto dai giovani. Infatti a “La Direzione del Tempo” hanno collaborato ai dialoghi 20 ragazzi.
Da segnalare la partecipazione di Claudio Desiderio, docente di matematica di un liceo di Mascalucia, in provincia di Catania, che ha fornito preziosi suggerimenti dal punto di vista scientifico, ma ha anche fatto una comparsa nel film, nel ruolo di Eulero.
Ma perché questa paura diffusa della matematica? Per il presidente di Spettacoli di Matematica non ci sono dubbi: “il nostro Paese è il principale nemico della matematica, che la considera da sempre una disciplina secondaria. Nasce dalla concezione di Gentile, che relegava la matematica a una scienza di serie b, diversamente dai paesi anglosassoni. E così è nata la separazione fra cultura e ricerca scientifica, dove la prima non comprenderebbe l’altra.
Ma i genitori e i docenti hanno responsabilità? Le mamme hanno paura della matematica e la trasmettono ai loro figli già alla scuola primaria. In molti casi da noi affermare ‘io non capisco nulla di matematica è quasi chic, di tendenza, mentre invece rappresenta un fatto gravissimo. Ecco, noi vorremmo aiutare i docenti facendo leva sul cinema. Vogliamo trasmettere agli studenti l’idea che la matematica non solo sia bella, ma soprattutto sia utile. Nel secolo della matematica è infatti molto grave che noi stiamo così indietro rispetto agli altri paesi”.
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