Cresce il malumore per il possibile perdurare della didattica distanza. A schierarsi contro la DaD sono state soprattutto le famiglie: la portavoce di Articolo26, Chiara Iannarelli, ha chiesto che vengano “coinvolte e costantemente informate”, ma la domanda “non è stata accolta dal Ministro in quanto sarebbe esclusivamente sede di consultazione di esperti”.
I genitori si schierano contro un mantenimento della didattica a distanza alla ripresa del nuovo anno scolastico, evidenziando il problema che il rientro a lavoro dei genitori, come già è avvenuto per diversi con la Fase 2, comporterà il problema di prendersi cura dei propri figli, soprattutto se con meno 10-11 anni.
Il 9 maggio dalla Sardegna è stata avviata una petizione on line dal titolo “No alla chiusura delle scuole e alla didattica mista (metà a scuola, metà a casa)”.
L’iniziativa giunge dopo due incontri, che sul web hanno ottenuto oltre diecimila contatti, promossi dallo psicologo e psicoterapeuta Luca Pisano, figura di riferimento per le problematiche giovanili con il suo Osservatorio Cybercrime, che coinvolge mamme e papà su temi delicati che riguardano scuola, adolescenti e bullismo.
Il problema è che la didattica a distanza, sostiene un numero crescente di cittadini, è incompatibile con le necessità familiari e trascura quelle degli alunni più deboli.
“Dai ragazzi con disabilità a chi ha disturbi dell’apprendimento – ha detto Piano all’Ansa – se non si riaprono le scuole, la vera istruzione potrebbe essere solo quella dei figli di ricchi. Anche da questi ultimi incontri con i genitori è emerso che molti sono pronti a iscrivere i loro figli in scuole private che garantiscono ampi spazi e pochi alunni. E chi non può permettersi di pagare le rette?”.
Secondo lo psicologo, riaprire alcune scuole sarebbe già possibile. “Con la sperimentazione si potrebbe partire anche oggi – ha affermato -: ci sono realtà in Sardegna, ma anche nel Lazio in cui si può già fare scuola perché ci sono pochi alunni e molti spazi a disposizione”.
Secondo Pisano, inoltre, “la sola chiusura delle scuole può prevenire il 2-4% dei decessi ed è improbabile che sia una misura efficace se gli studenti continuano a frequentare i coetanei fuori casa: è necessario sostenere la frequenza scolastica a scuola con un piano di prevenzione e contrasto al Covid 19 rivolto all’intera popolazione”.
Lo psicologo indica anche quali interventi servirebbero per evitare che la didattica a distanza continui anche in autunno: ingressi e uscite scaglionate, termoscanner con personale formato per la misurazione della temperatura, eliminazione delle pause collettive come la ricreazione, il pranzo e le assemblee scolastiche per organizzarle in forma scaglionata. Infine, servirebbe anche migliorare i trasporti pubblici, da sanificare e incrementare di numero.
Questa linea di tendenza è sposata anche da diversi politici. Sono della stessa giornata le dichiarazioni del senatore Pd Francesco Verducci, vicepresidente Commissione Cultura e Istruzione del Senato.
“Serve un piano straordinario di investimenti per la scuola pubblica. È la cosa più urgente”, ha detto il democratico.
“Un Paese – ha aggiunto – non può vivere con le scuole chiuse. Ne va del nostro futuro. E per tornare a scuola in sicurezza, senza rischi per la salute dei ragazzi, delle famiglie, dei lavoratori, servono subito risorse importanti e strategiche”.
Verducci chiede quindi risorse al Governo di cui fa parte: “Non ci può essere ripartenza a costo zero. Governo e Parlamento non possono ignorare questo tema. Il prossimo sarà un anno scolastico di straordinaria importanza per recuperare quanto perso in questi mesi, in particolare per i ragazzi con maggiori difficoltà”.
Poi, Verducci auspica l’avvio di “una costituente per la scuola”, perché “servono investimenti strutturali per più personale e più docenti, per stabilizzare i precari, in edilizia per avere più spazi, aule, laboratori. Serve reinventare la didattica, rafforzando inclusione e partecipazione. Questa crisi deve obbligare la politica a mettere il diritto allo studio in cima alle priorità. Serve aprire un cantiere che coinvolga forze sociali, associative, sindacali, cultura e opinione pubblica”, ha concluso il senatore Pd.
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…
La scrittrice Susanna Tamaro, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha fatto una…
La recente sentenza della Corte di Cassazione del 11 giugno 2024 ha aperto una significativa…