Basta proclami e strombazzamenti. La politica italiana dia maggiore risalto alle problematiche della scuola italiana, ormai agonizzante perché messa ai margini del dibattito politico.
Sulla scuola si parla tanto ma concretamente si fa poco o nulla.
In vista di elezioni ci si ricorda della scuola lanciando proclami e promesse mirabolanti che non trovano concreta attuazione. Sono state fatte in questi anni tante promesse rimaste lettera morta ma il mondo della scuola ormai è deluso, sfiduciato, amareggiato perchè dalla politica non arrivano risposte concrete.
Si è convinti che della scuola i politici si ricordano della scuola e dei docenti solo quanto si deve andare a votare, essendo il pianeta scuola un gustoso serbatoio di voti da portare ai partiti e ai movimenti.
I docenti attendono da tempo il rinnovo del contratto che stenta ad arrivare, i docenti attendono da tempo politiche diverse sull’istruzione, non riforme di facciata, ma serie e strutturali, i docenti attendono da tempo una diminuzione del numero di alunni per classe, per evitare il fenomeno delle classi pollaio, i docenti attendono da tempo più investimenti sull’istruzione e non dei contentini a pioggia, i docenti attendono il rinnovo del contratto vero e non una miseria, i docenti, insomma, attendono da tempo una maggiore attenzione da parte della politica italiana al mondo della scuola, alla soluzione dei suoi problemi, alle maggiori risorse stanziate, perché l’istruzione, la cultura rappresentano la spina dorsale del futuro della Nazione.
ora basta a ricordarsi della scuola solo alle elezioni. Mettiamoci a lavorare sodo e a dare un futuro migliore a questo Paese frantumato, disgregato e distrutto partendo dalla scuola con i fatti concreti e non con le chiacchiere e le false promesse e mirabolanti.
Mario Bocola
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