È stato dimostrato dai ricercatori dell’Università Cattolica di Roma che la ‘corrente’ esercita effetti positivi sulla memoria: una piccola corrente impercettibile applicata sulla testa può aumentare la memoria con effetti che perdurano a lungo.
La ‘terapia’ – chiamata stimolazione transcranica con corrente continua (tDCS) – rafforza le connessioni tra neuroni (sinapsi) nell’ippocampo, centro della memoria e lo fa aumentando in questa sede la produzione di un importante fattore di crescita per il cervello, il BDNF.
La stimolazione transcranica con corrente continua (tDCS) consiste nell’applicare due elettrodi sulla testa che mandano una lievissima e impercettibile corrente al cervello, in modo del tutto indolore. La tecnica è già stata sperimentata su pazienti per varie patologie.
{loadposition bonus}
TUTTE LE NOTIZIE SUL CONCORSO ANCHE SU TELEGRAM!
Gli esperti hanno sottoposto dei topolini a una sola seduta di tDCS della durata di 20 minuti e visto che in seguito ad essa nell’ippocampo degli animali si formano nuove sinapsi; contemporaneamente gli animali hanno sfoggiato – con dei test ad hoc cui sono stati sottoposti – maggiori capacità di memoria che perdurano per parecchi giorni dopo il trattamento.
Lo studio potrebbe avere ricadute future in ambito clinico, ad esempio nel trattamento del declino cognitivo negli anziani.
La ricerca non dice di eventuali sue possibili applicazioni in campo scolastico, mentre rimaniamo fiduciosi che nessuno studente faidate, in vista delle interrogazioni o dei prossimi esami di stato, si metta degli elettrodi in testa per acchiappare un voto più alto, a danno magari della sua salute e col rischio di rimanerci: bocciato certamente e non fulminato.