I lettori ci scrivono

Bastano 36 mesi per formare un insegnante?

Proprio in questi giorni le regioni stanno pubblicando i risultati relativi al concorso straordinario riservato a coloro che hanno svolto 36 mesi di servizio; da quello che si evince, la situazione non è per nulla incoraggiante: infatti, nonostante che l’unica prova fosse semplificata rispetto al concorso ordinario, sembra che tra il 30% e il 50% dei candidati non l’ha superata.

Cosa si può dedurre da questo ? Semplicemente che i 36 mesi di servizio non sempre formano un insegnante che sia all’altezza del proprio compito!
Nonostante ciò c’è ancora qualcuno che vuole fare una sanatoria assumendo i precari in base a titoli e servizio.
Il primo risultato sarebbe che tutti coloro che non hanno superato la prova del concorso straordinario verrebbero immessi in ruolo proprio in virtù del servizio effettuato.

Poi si dice che “vogliamo una scuola con personale altamente qualificato”!
Fare l’insegnante non è il mestiere più semplice del mondo, anzi …. non basta conoscere la disciplina che s’insegna ma è necessario essere preparati nella metodologia e didattica della materia stessa senza poi considerare che è necessario conoscere molto bene la psicologia dell’età evolutiva nonché la psicologia scolastica.
Come si può acquisire tale preparazione ? Sicuramente attraverso la laurea
abilitante la cui istituzione si invoca da tanti anni.

Veramente qualcosa è stato fatto per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria istituendo la laurea in “Scienze della formazione primaria”, ma tutto questo ancora non basta: bisogna che coloro che vogliono intraprendere il mestiere dell’insegnante seguano almeno un biennio di preparazione metodologica e didattica a livello universitario con lezioni teoriche e soprattutto centinaia di ore di tirocinio sotto la guida di insegnanti con anni, e non solo 36 mesi, di esperienza!

Dopo questo tipo di preparazione si può pensare all’immissione in ruolo per titoli e servizio. I soli 36 mesi non bastano e non sono di per sé qualificanti come del resto stanno dimostrando i risultati del concorso straordinario.
Chi vi scrive è una docente ormai in pensione che ha svolto ben 40 anni di servizio, e che, fino all’ultimo giorno della permanenza a scuola, ha sempre cercato di aggiornare le proprie competenze.

Maria Emilia Mazzola

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Prova orale concorso dirigenti scolastici, ultimo step per i candidati: ecco come superarla

Come abbiamo scritto, la prova scritta del concorso ordinario per dirigenti scolastici si è svolta…

17/11/2024

Docente aggredita da 30 genitori Scanzano: disposta una ispezione; Valditara parla di “imbarbarimento”, Frassinetti di “episodio di tensione”

L’episodio di Scanzano ribalta quasi completamente la “narrazione” sul tema della violenza a scuola a…

16/11/2024

Consiglio di classe: si può svolgere anche in modalità online e il verbale della seduta precedente non è un atto soggetto al voto di delibera

Un docente, nostro assiduo lettore, ci pone una domanda interessante: "Sarebbe possibile svolgere la seduta…

16/11/2024

Genitori aggradiscono docente, MIM: disposta ispezione nella scuola di Scanzano dall’ USR Campania

In relazione ai gravi fatti successi a Scanzano, dove 30 genitori hanno aggredito una docente…

16/11/2024

Contratto mobilità docenti e Ata 2025, nuove deroghe ai vincoli già fine novembre? Cozzetto (Anief): ci stiamo lavorando

“Riuscire ad ampliare le deroghe già ottenute con la mobilità del personale scolastico dello scorso…

16/11/2024

Docente aggredita scuola da 30 genitori inferociti finisce in ospedale per trauma cranico

Nei giorni scorsi, a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), una docente di sostegno…

16/11/2024