“Faccio presente al Mef che spetterebbe a loro tentare di risolvere i problemi e non limitarsi a dire no, per quello bastano i ragionieri e i computer”: è duro il giudizio del sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi, intervistato a Napoli – a margine della visita in un plesso scolastico destinatario del finanziamento di ‘Scuole Belle’ – nel giorno della cancellazione al Senato dell’emendamento che avrebbe portato i 4mila lavoratori della Scuola alla pensione già dal prossimo mese di settembre.
“Mi auguro che la discussione finisca bene”, ha detto ancora Reggi in relazione alle difficoltà che sta trovando il provvedimento del Governo Renzi che mira al pensionamento di 4mila insegnanti per consentire l’accesso di personale giovane.
”Nelle scuole – ha detto ancora Reggi – c’è bisogno di rinnovare il corpo insegnanti considerando che registriamo l’età media più alta d’Europa, ma anche per dare risposte ai giovani e a un’ingiustizia palese che c’è stata negli anni scorsi”.
Il sottosegretario all’Istruzione ha concluso sostenendo che “c’è un evidente conflitto tra chi ha il dovere di tenere i conti in ordine, il Mef, e chi invece legittimamente chiede a livello politico di risolvere un problema che è sotto gli occhi di tutti”.
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